“Sarebbe auspicabile che lo Stato italiano provvedesse a realizzare campagne pubblicitarie di sensibilizzazione e campagne che, pur mostrando il valore ludico del gioco sociale e responsabile, allo stesso tempo mostri
“Sarebbe auspicabile che lo Stato italiano provvedesse a realizzare campagne pubblicitarie di sensibilizzazione e campagne che, pur mostrando il valore ludico del gioco sociale e responsabile, allo stesso tempo mostri per contrasto gli eventuali segni premonitori di abuso del gioco d’azzardo o di vera e propria dipendenza, alimentando la cultura della prevenzione e promuovendo i canali di sostegno a disposizione delle persone in difficoltà”.
Lo afferma in una intervista esclusiva rilasciata a PressGiochi Magazine, il professor Cesare Guerreschi, esperto di dipendenza da gioco d’azzardo che da oltre 20 anni con Siipac si confronta e combatte contro questo disturbo. Lo psicoterapeuta bolzanino, di fronte all’attuazione dei divieti all’offerta di gioco posti in essere dalla provincia di Bolzano è diventato un fermo sostenitore della lotta al proibizionismo ponendosi anche alla guida di un Gruppo di esperti pronto a collaborare con il nuovo Governo nell’individuazione delle migliori strategie per far fronte al problema del Gap.
Come afferma Guerreschi, in merito alla proposta contenuta nel Decreto dignità di un divieto tatale, in questo caso, alla pubblicità dei giochi: “Anche se sarebbe lecito aspettarsi una presa di posizione più netta e dura da parte dello Stato, il proibizionismo sarebbe attuabile solamente per quanto riguarda il sistema di AAMS, ma non a livello di agenzie private. Basti pensare alla massiccia presenza di pubblicità dei colossi delle scommesse sportive (Bwin, Bet365, ecc.) le quali sponsorizzano anche eventi sportivi di rilevanza internazionale e pertanto impossibili da censurare”.
PressGiochi