L’indagine sul ‘gioco d’azzardo’ alla Festa dell’Unità di Ravenna era nata da una denuncia presentata dal Codacons in Procura, e pertanto l’associazione presenterà formale opposizione all’archiviazione dell’inchiesta. Lo afferma il
L’indagine sul ‘gioco d’azzardo’ alla Festa dell’Unità di Ravenna era nata da una denuncia presentata dal Codacons in Procura, e pertanto l’associazione presenterà formale opposizione all’archiviazione dell’inchiesta.
Lo afferma il presidente Carlo Rienzi, commentando la decisione di archiviare il caso scoppiato nel 2015 a Ravenna, quando venne pubblicizzato il gioco d’azzardo durante la Festa dell’Unità.
“Non accetteremo che un fatto così grave finisca a “tarallucci e vino” – spiega il presidente Codacons – L’inchiesta deve andare avanti e deve accertare i responsabili di una pubblicità al gioco all’interno di un evento pubblico importante e frequentato da una moltitudine di persone, avvenuta in un momento storico in cui la dipendenza da gioco è una vera e propria piaga sociale che determina tragedie economiche e familiari”.
“Il Pd farebbe bene a scusarsi con tutti i cittadini per quanto avvenuto a Ravenna, perché la pubblicità al gioco, in qualsiasi forma viene realizzata, è in grado di avvicinare cittadini e giovani all’azzardo e alimentare il fenomeno della ludopatia” – conclude Carlo Rienzi.
PressGiochi
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