17 Novembre 2024 - 16:33

Pisa. I comuni del comprensorio del cuoio hanno approvato un regolamento unico sul gioco

I Comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte che formano “il comprensorio del cuoio”, nel pisano hanno approvato un regolamento

22 Giugno 2018

I Comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte che formano “il comprensorio del cuoio”, nel pisano hanno approvato un regolamento unico sul gioco

“Il testo- hanno dichiarato congiuntamente i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali del territorio –  elaborato sulla base di una proposta della Associazione Nazionale Comuni Italiani – Toscana e secondo il disposto della Legge Regione Toscana n°57/2013, interessa e riguarda da vicino, oltre alle sale giochi propriamente dette e i negozi di gioco (punti di gioco) e centri scommesse, anche tutte le attività commerciali sul territorio che hanno già installato o intendono installare apparecchi per il gioco lecito di qualsiasi tipo ed anche i circoli privati, secondo disposizioni limitative della possibilità di sostituire o installare nuovi apparecchi. Il nuovo regolamento è molto rigido e limita al massimo, su quanti più luoghi possibile, l’apertura di nuove attività con installazione di giochi. La regolamentazione introdotta dai Comuni va ad intervenire in particolare sulle nuove attività commerciali, perché non è possibile agire sui diritti acquisiti. I limiti, anche per le attività già esistenti, sono comunque stati irrigiditi. Chi volesse affacciarsi a questo business per la prima volta deve per forza misurarsi con questa nuova norma: oltre alla distanza di minimo 500 metri dai luoghi sensibili (scuole e centri sanitari di ogni ordine e grado, ambulatori, presidi di pronto soccorso, distretti medici, luoghi di aggregazione giovanile come palestre, circoli e oratori), è stata prevista anche una dotazione di parcheggi, rispetto alla capienza dell’attività commerciale.

“Siamo approdati a questo regolamento- hanno concluso- per rispondere alla necessità di limitare il più possibile la diffusione del gioco d’azzardo che è da tempo una piaga sociale che rovina persone e famiglie. Non siamo intervenuti singolarmente come Comuni ma in una logica di distretto, perché il senso di questo provvedimento è quello di tutelare e proteggere tutto il territorio. Il nostro Comprensorio vive e lavora in ottica di socialità unitaria, per affrontare e sconfiggere questo tipo di problematiche dobbiamo intervenire in modo condiviso e coordinato”.

PressGiochi

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