25 Dicembre 2024 - 03:28

Spagna: la Ce approva la nuova legge dei giochi d’azzardo di Valencia

Passa l’esame della Commissione europea, che ha presentato una sua nervazione, la Regolamentazione spagnola del gioco d’azzardo nella Regione valenzana. Il Governo ha deciso di proporre una nuova regolamentazione del

19 Giugno 2018

Passa l’esame della Commissione europea, che ha presentato una sua nervazione, la Regolamentazione spagnola del gioco d’azzardo nella Regione valenzana.

Il Governo ha deciso di proporre una nuova regolamentazione del settore, in vista dell’adattamento del quadro normativo ai nuovi costumi sociali, alle innovazioni tecnologiche e all’avvento di nuove tipologie di gioco, nonché alle normative sul gioco a livello sia statale, in particolare in riferimento alla legge 13/2011, del 27 maggio, di regolamentazione del gioco, sia regionale. La volontà regionale è quella di garantire una maggiore tutela dei minori e delle persone con problemi di salute e adottare un nuovo quadro normativo in grado di rispondere a questa nuova realtà ricreativa rappresentata dalla pratica e dal funzionamento dei giochi effettuati tramite mezzi elettronici, telematici o di comunicazione a distanza nell’ambito del territorio della Regione valenzana.
Si autorizza la possibilità di effettuare l’autoliquidazione delle imposte per via telematica e si prevede la legalizzazione delle scommesse nel gioco della pilota valenciana (palla valenciana) tramite un sistema provvisorio fino a quando non si adotti una normativa specifica.

 

Data l’obsolescenza della normativa attuale, ovvero la legge 4/1988 del 3 giugno, era necessario adattare il testo alla realtà sociale, economica e tecnologica delle attività di gioco, ormai mutata.
Le seguenti sono le novità più importanti introdotte dal progetto preliminare:
1.- Gli aspetti amministrativi e fiscali dell’attività del gioco d’azzardo sono consolidati in un testo unico.
2.- Si introduce la regolamentazione del gioco online nella Regione valenzana, definito come gioco organizzato da imprese autorizzate, la cui Unità centrale di gioco, come specificato nella legge, sia ubicata nel territorio della Regione valenzana.
3.- Si definiscono le competenze per il gioco a livello statale e regionale (della comunità autonoma). Non rientrano nell’ambito di applicazione della legge i giochi la cui regolamentazione è competenza dello Stato ai sensi della legge 13/2011; si stabilisce tuttavia, in ottemperanza alla medesima legge, la necessità dell’autorizzazione amministrativa del governo autonomo (Generalitat) per l’apertura di locali fisici e per l’installazione di apparecchiature che consentono la partecipazione al gioco online di competenza statale. Se detti giochi riservati sono commercializzati negli stabilimenti della LAE o dell’ONCE, non sono assoggettati ad alcuna autorizzazione da parte del governo autonomo.
4.- Princìpi di riferimento per l’attività del gioco in generale e per il gioco responsabile.
5.- Possibilità per i partecipanti al gioco di presentare reclamo rivolgendosi al Sistema arbitrarle dei consumatori della Regione valenzana per la risoluzione di controversie extragiudiziali.
6.- Controllo dell’accesso a tutti gli stabilimenti di gioco, prevenendo in tal modo l’accesso di minori e di persone iscritte al registro delle persone escluse dall’accesso al gioco.
7.- Convalida delle omologazioni e delle autorizzazioni concesse in altre comunità autonome, purché soddisfino i requisiti della normativa della Regione valenzana.
8.- Liberalizzazione del mercato dei casinò. Rispetto alle attuali restrizioni, le persone fisiche e giuridiche azioniste e le stesse società titolari di casinò potranno ora detenere partecipazioni nel capitale di altre società titolari di altri casinò.
9.- Rimozione delle restrizioni per i nuovi titolari di casinò. Attualmente, in un contesto di quasi-monopolio, i titolari di casinò possono aprire fino a 7 sale secondarie; inoltre l’indizione di bandi di gara per l’apertura di casinò è soggetta al pieno esercizio di tale opzione da parte dei titolari attuali. La nuova normativa consente ai titolari di un casinò di aprire fino a 2 sale secondarie nella propria provincia, eliminando qualsiasi limite o condizione per l’indizione di nuove gare da parte dell’amministrazione.
10.- Flessibilizzazione del mercato di installazione delle macchine di tipo B. Si riduce il termine dell’autorizzazione per l’installazione di macchine da 10 a 5 anni; inoltre la proroga dell’autorizzazione non sarà più automatica, bensì sarà formalizzata e firmata da entrambe le parti.
11.- È fatto divieto di effettuare il pagamento dei premi delle scommesse nei bar.
12.- Soppressione del contingentamento delle macchine di tipo B. La nuova normativa liberalizza il settore, consentendo ai piccoli operatori di accedere al mercato.
13.- Revisione del regime sanzionatorio. Si riclassificano i vari tipi di infrazione e si rivedono gli importi delle sanzioni, che sono ora definiti a rate in funzione del tipo di infrazione.
14.- Disposizioni fiscali. L’intera normativa esistente, ivi compresi i provvedimenti di competenza statale, è consolidata al fine di avere un testo unico.
PressGiochi