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Gamenet. Nel primo trimestre 2018 ricavi in calo del 4,2%

Si fermano a 148,9 milioni i ricavi del primo trimestre del Gruppo Gamenet che ha oggi approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018. Segna così un -4,2%

15 Maggio 2018

Si fermano a 148,9 milioni i ricavi del primo trimestre del Gruppo Gamenet che ha oggi approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018. Segna così un -4,2% rispetto ai ricavi del corrispondente periodo 2017 quando furono pari a 155,5mln.

Come per Snaitech , soffre il comparto delle AWP che segna ricavi con un -12,6% e delle VLT con un -6,9%. Bene Betting e online con un +51,4%.

 

 

 

“Il 2018 inizia con un primo trimestre molto robusto, che segna un’ulteriore accelerazione del nostro già significativo trend di crescita. Continua con forte slancio lo sviluppo della strategia di distribution insourcing, che sta portando evidenti benefici in termini di profittabilità. Le scommesse sportive continuano a mostrare un solido trend positivo e la performance del business online si dimostra forte ed oltre le aspettative” ha commentato Guglielmo Angelozzi, Amministratore Delegato di Gamenet Group.

 

“Siamo molto soddisfatti, inoltre, dei risultati ottenuti in termini di leva finanziaria, in ulteriore miglioramento rispetto allo scorso anno. Durante le ultime settimane abbiamo rafforzato ulteriormente la struttura del capitale, rifinanziando con successo sia il nostro prestito obbligazionario (con costo per interessi sensibilmente inferiore) sia la nostra linea di credito revolving, incrementando la duration di entrambi. Complessivamente i risultati conseguiti in questo primo trimestre rappresentano un’ottima base di partenza per affrontare con fiducia il resto dell’anno e per continuare a puntare ai nostri obiettivi di medio-lungo termine”.

 

Il business del Gruppo Gamenet nel primo trimestre del 2018 è stato caratterizzato dagli sviluppi e dagli eventi di seguito riportati:

 

Raccolta a euro 1,8 miliardi, con il contributo particolarmente positivo delle AWP e dell’online;  Completamento della prima fase della riduzione obbligatoria delle AWP senza alcun impatto sulla raccolta (+2,6% rispetto al primo trimestre del 2017);

-Accelerazione della strategia di distribution insourcing – da 5.719 AWP di proprietà al 31 marzo 2017 a 10.915 al 31 marzo 2018 (+1.589 unità nel Q1’18, che rappresentano il 35% della crescita del FY’17) – e dell’integrazione a valle nel segmento Retail (69 sale a gestione diretta);

-Ottimizzazione della rete betting con accrescimento del 3% del numero dei diritti operativi;  Ulteriore allargamento dell’offerta di giochi da Casinò online;

– Completamento del progetto di efficientamento della struttura societaria con il conferimento in Intralot Italia di tutte le licenze betting del Gruppo.

 

Risultati Consolidati al 31 marzo 2018

I Ricavi consolidati, al lordo dell’aumento del PREU, crescono del 4,7%. I ricavi totali reported del Gruppo mostrano un decremento del 4,2%, passando da euro 155,5 milioni al 31 marzo 2017 ad euro 148,9 milioni nello stesso periodo del 2018. In crescita il segmento Betting and Online (+51,4%). La seguente tabella riporta la ripartizione dei ricavi per segmento operativo al 31 marzo 2018 ed al 31 marzo 2017.

 

 

L’EBITDA di Gruppo al 31 marzo 2018 è salito a euro 23,0 milioni da euro 17,4 milioni del 2017, con una crescita del 32,2%. L’incremento dell’EBITDA è principalmente riconducibile ai risultati positivi registrati dalle scommesse sportive oltre che dall’ottima prosecuzione della strategia di distribution insourcing.

 

 

L’EBIT del Gruppo al 31 marzo 2018 è pari a euro 12,6 milioni contro euro 6,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Gli oneri finanziari netti al 31 marzo 2018 ammontano ad euro 4,2 milioni e registrano un incremento pari a euro 0,3 milioni, pari al 10,5%, rispetto al valore di euro 3,8 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il Risultato ante imposte è pari a euro 8,4 milioni contro euro 2,7 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il Risultato netto del primo trimestre 2018 è pari a euro 1,6 milioni, in forte miglioramento rispetto a euro 0,3 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il Risultato netto, sarebbe stato pari a euro 6,8 milioni escludendo la componente straordinaria pari a euro -5,2 milioni di tasse, sanzioni e interessi relativi ad un accertamento con adesione con l’Agenzia delle Entrate relativo alle annualità 2012 – 2015.

La Posizione finanziaria netta al 31 marzo 2018 è pari a euro 168,7 milioni, a fronte di euro 177,8 milioni al 31 marzo 2017 ed euro 153,3 milioni al 31 dicembre 2017.

Il rapporto tra Posizione finanziaria netta/LTM EBITDA, si attesta a 1,9x nonostante la stagionalità negativa tipica del Q1, in linea con dicembre 2017, rispetto a 2,5x del primo trimestre del 2017.

 

AWP

Nel trimestre chiuso al 31 marzo 2018, il numero medio di macchine operative era pari a 37.604, in riduzione del 6,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, a seguito del completamento della prima fase di riduzione dei NOE prevista per il 31/12/2017 oltre che all’avvio della seconda fase di riduzione (il cui completamento è previsto per il 30/04/2018). Tale riduzione non ha, tuttavia, impattato la raccolta che è aumentata del 2,6%, attestandosi ad euro 671,6 milioni per il trimestre chiuso al 31 marzo 2018 da euro 654,7 milioni per il trimestre chiuso al 31 marzo 2017. Anche la produttività media per macchina è aumenta del 9,8%. I ricavi, tuttavia, subiscono un decremento di euro 9,9 milioni, pari al 12,6%, da euro 78,7 milioni al 31 marzo 2017 ad euro 68,8 milioni per il periodo chiuso al 31 marzo 2018 principalmente a causa dell’impatto dell’aumento del PREU dal 17,5% al 19,0% a partire dal 24 aprile 2017 (per euro 9,8 milioni). A seguito del forte decremento dei costi di distribuzione, che passano da euro 70,5 milioni ad euro 59,1 milioni (-16,2%), il Margine di Contribuzione del segmento ha registrato una crescita del 26,4% passando da euro 5,7 milioni ad euro 7,2 milioni, ed è pari a circa il 4,8% dei ricavi consolidati ed al 17,2% del totale Margine di Contribuzione di Gruppo. Si evidenzia che la riduzione dei costi di distribuzione è riconducibile tra l’altro alla strategia di distribution insourcing.

 

VLT

 

Al 31 marzo 2018 il Gruppo Gamenet è titolare di 8.570 licenze. Il numero medio di macchine operative è pari a 8.341 al 31 marzo 2018, in aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La raccolta VLT è leggermente aumentata rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente da euro 811,0 milioni a euro 812,0 milioni (+0,1%). I ricavi del segmento ammontano ad euro 51,8 milioni per il periodo chiuso al 31 marzo 2018, con un decremento di euro 3,8 milioni, pari al 6,9%, rispetto al valore di euro 55,6 milioni per il periodo chiuso al 31 marzo 2017. Tale decremento è principalmente dovuto all’impatto dell’aumento del PREU dal 5,5% al 6,0% a partire dal 24 aprile 2017 (per euro 4,1 milioni). Il Margine di Contribuzione delle VLT al 31 marzo 2018 è pari a euro 18,0 milioni, pari circa al 12,1% dei ricavi consolidati e al 42,8% del totale Margine di Contribuzione di Gruppo e registra un incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente dell’8,5% (pari a euro 1,4 milioni). Tale incremento, nonostante la riduzione dei ricavi, deriva sostanzialmente dalla riduzione dei costi di distribuzione (legata principalmente alla quota di competenza della filiera dell’incremento del Preu VLT dal 5,5% al 6,0%) per euro 2,9 milioni e dall’impatto positivo one-off legato dalla riduzione dei costi di piattaforma per euro 2,4 milioni derivante da un rimborso IVA.

 

 

Betting and Online

 

La raccolta al 31 marzo 2018 si è ridotta del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (passando da euro 195,2 milioni del 31 marzo 2017 ad euro 189,6 milioni al 31 marzo 2018). In particolare, la raccolta relativa al segmento delle scommesse fisiche è passata da euro 134,8 milioni al 31 marzo 2017 ad euro 124,7 milioni al 31 marzo 2018, con una rete di punti vendita operativi al 31 marzo 2018 composta da 446 agenzie scommesse e 255 corner. Il decremento della raccolta è legato in particolare all’effetto derivante dal payout delle scommesse sportive particolarmente alto nel primo trimestre 2017 che ha favorito il fenomeno del rigiocato. La raccolta del segmento online è passata da euro 60,4 milioni al 31 marzo 2017 ad euro 64,9 milioni al 31 marzo 2018.  Un incremento tanto più significativo considerando che il fenomeno del rigiocato ha caratterizzato nel primo trimestre 2017 anche la raccolta online sports betting. I ricavi complessivi del segmento Betting and Online ammontano ad euro 23,8 milioni per il periodo chiuso al 31 marzo 2018, consuntivando un incremento di euro 8,1 milioni (+51,4%) rispetto al valore di euro 15,7 milioni consuntivato al 31 marzo 2017, nonostante la riduzione della raccolta. Il segmento ha beneficiato in particolare dell’andamento positivo del payout delle scommesse sportive fisiche che nel trimestre è stato pari a 79,2% (confrontato con un payout nello stesso periodo del 2017 sfavorevole pari a 88,6%, evento che ha caratterizzato tutto il mercato di riferimento). Anche il Margine di Contribuzione ha beneficiato dell’impatto favorevole del payout attestandosi a euro 10,4 milioni, pari al 7,0% dei ricavi consolidati ed al 24,7% del totale Margine di Contribuzione di Gruppo, in forte aumento rispetto all’esercizio precedente.

 

 

Retail and Street Operations

 

 

Al 31 marzo 2018, alle attività Retail del Gruppo sono riferibili 69 sale in gestione diretta, tra cui 44 a marchio Gamenet Entertainment, 20 a marchio Enjoy the Game, 3 a marchio Billions, una a marchio Easy Play. Alle attività Street Operations sono invece riferibili 4.560 AWP di proprietà. La raccolta del segmento Retail and Street Operations è pari a complessivi euro 111,4 milioni registrando un decremento pari al 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (euro 117,2 milioni) dovuto principalmente al passaggio a metà febbraio sotto il concessionario Gamenet S.p.A. di una sala alto performante di proprietà (la cui raccolta, pertanto, è contabilizzata nel segmento VLT). A valle della riclassifica della raccolta su sale di proprietà collegate al concessionario Gamenet, il segmento Retail e Street Operations ha generato una raccolta pari a euro 261,3 milioni per il trimestre chiuso al 31 marzo 2018, in aumento del 19,3% rispetto a euro 219,0 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, principalmente riconducibile all’effetto derivante dalle acquisizioni effettuate dopo il mese di marzo 2017, rientranti nella strategia di distribution insourcing. I ricavi (che includono solo i ricavi da terzi) del segmento ammontano ad euro 4,5 milioni per il periodo chiuso al 31 marzo 2018, registrando un decremento pari ad euro 0,9 milioni o al 17,0% rispetto al valore di euro 5,4 milioni consuntivato al 31 marzo 2017. Tale decremento, è legato principalmente all’impatto dell’aumento del PREU (per euro 1,0 milione). Il Margine di Contribuzione al 31 marzo 2018 era pari a euro 7,1 milioni, pari a circa il 4,8% dei ricavi consolidati e al 16,9% del totale Margine di Contribuzione di Gruppo. L’incremento rispetto all’esercizio precedente, è principalmente attribuibile alle acquisizioni finalizzate nel periodo, così come alla crescita organica ed al generale miglioramento della performance delle sale.

 

Altri Fatti di Rilievo 

“Si informa che- commenta l’azienda- con riferimento alle verifiche condotte dall’Agenzia delle Entrate relative agli anni 2012 – 2015, già anticipate nel prospetto informativo pubblicato in occasione della quotazione di Gamenet Group sul MTA dello scorso 6 dicembre 2017, Gamenet Spa, pur ritenendo i rilievi erariali contrastabili in sede processuale, stante la complessità delle questioni giuridiche e l’assenza di precedenti giurisprudenziali univoci, ha avviato un contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate e ha definito tutte le pendenze, sottoscrivendo atti di accertamento con adesione per complessivi euro 5,2 milioni circa, inclusi sanzioni ed interessi, a fronte di una pretesa stimabile in circa euro 51,5 milioni.

 

Gli effetti economico/patrimoniali di tale adesione sono rappresentati nei risultati di Gamenet Group al 31 marzo 2018.   Si comunica inoltre che la Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha accolto, con sentenza emessa in data 14 marzo 2018, il ricorso presentato da Gamenet Spa per ottenere la restituzione della maggiore Iva, pari a euro 2,4 milioni, versata e non dovuta per gli anni di imposta 2013 e 2014, riconoscendo che le operazioni di fornitura di una piattaforma di gioco VLT sono necessarie ed indispensabili per l’attività di raccolta delle giocate.”

 

 

Corporate Governance

“Dando seguito alla delibera dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2018, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l’avvio del piano di acquisto di azioni proprie, delegandone l’esecuzione, disgiuntamente, all’Amministratore Delegato ed al Presidente.

 

-Le operazioni di acquisto saranno finalizzate a costituire un portafoglio di azioni proprie da destinare a servizio dei piani di incentivazione azionaria approvati dalla Società.

 

– Il potenziale esborso massimo stimato per l’acquisto di dette azioni, sulla base del prezzo di quotazione del titolo della Società alla data del 14 maggio 2018, è di euro 4,5 milioni.

 

-Il programma prevede l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie entro il limite massimo di n. 500.000 azioni (pari all’1,67% del capitale della Società). Resta inteso che il numero massimo di azioni che potrà essere effettivamente acquistato dipenderà dal prezzo medio di acquisto. L’importo massimo sarà comunque pari ad euro 4,5 milioni.

 

– L’acquisto potrà essere effettuato in una o più soluzioni entro la data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 e comunque non oltre il 31 maggio 2019.

 

 

Le operazioni di acquisto saranno effettuate in conformità ai limiti posti dal regolamento del prestito obbligazionario in vigore, a quanto previsto dall’art. 132 del TUF, dall’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, dall’art. 5 del Regolamento UE 596/2014 (MAR), dal Regolamento Delegato (UE) n. 1052/2016 e da ogni altra normativa italiana o europea applicabile.

 

Alla luce di quanto sopra specificato, la Società dichiara di volersi avvalere della c.d. safe harbour di cui al Regolamento (UE) n. 596/2014.

 

Ad oggi, il capitale sociale della Società è pari a Euro 30.000.000,00 suddiviso in n. 30.000.000 di azioni ordinarie prive di valore nominale; alla data odierna, la Società non detiene azioni proprie, neanche per il tramite di società dalla stessa controllate.

 

Il momento di effettivo avvio del programma nonché eventuali successive modifiche allo stesso verranno tempestivamente comunicate dalla Società al pubblico”.

 

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