Sia la legge proposta dal Parlamento che le tesi dei referendisti non soddisfano pienamente i Verdi del Ticino. Il comitato cantonale lascia quindi libertà di voto sulla legge sui giochi
Sia la legge proposta dal Parlamento che le tesi dei referendisti non soddisfano pienamente i Verdi del Ticino. Il comitato cantonale lascia quindi libertà di voto sulla legge sui giochi in denaro in votazione il prossimo 10 giugno.
La legge non convince I Verdi del Ticino a causa dell’insufficiente protezione dalle dipendenze dal gioco. «Il legislatore non ha infatti considerato le preoccupazioni degli esperti che avevano proposto una tassa a favore dei cantoni vincolata per la prevenzione delle dipendenze dal gioco d’azzardo. Il Parlamento ha seguito le raccomandazioni della lobby nazionale dei casino nonostante i costi sociali del gioco sono preoccupanti: si stimano 75.000 persone dipendenti dal gioco d’azzardo e i danni sociali annui complessivi sono compresi tra i 551 e i 648 milioni di franchi. La nuova legge vuole solamente favorire le case da gioco elvetiche».
I Verdi del Ticino rimangono comunque in generale molto critici sul gioco d’azzardo.
Per questo auspicano che «esso venga ulteriormente limitato o arginato, sia tramite dei divieti che tramite campagne mirate di sensibilizzazione e prevenzione».
In questo senso i Verdi del Ticino non condividono l’argomento principale dei sostenitori del referendum, che condannano la prevista censura di siti internet esteri legati al gioco d’azzardo: fintanto che le limitazioni sono circoscritte al settore del gioco d’azzardo sono secondo I Verdi più che auspicabili.
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