Patto di ristrutturazione messo in discussione dai soci di minoranza del CdA di Codere Ci sarebbe la famiglia Franco, proprietari di Recreativos Franco, dietro la denuncia che ha portato a
Patto di ristrutturazione messo in discussione dai soci di minoranza del CdA di Codere
Ci sarebbe la famiglia Franco, proprietari di Recreativos Franco, dietro la denuncia che ha portato a mettere in discussione il patto di ristrutturazione del 2014 firmato da Codere per far fronte ai problemi di bancarotta dell’epoca per via di un debito accumulato di 1.589 milioni di euro.
Si apre quindi un nuovo fronte giudiziario in casa Codere dopo che i fondi di investimento presenti nel consiglio di maggioranza, guidati da Silver Point, hanno scalzato i Martinez Sampedro, fondatorti del Gruppo di gioco, dalle posizione di guida.
Infatti, un gruppo di minoranza, rappresentato con il 4,4% di proprietà dal gruppo Cremades & Calvo Sotelo, ha impugnato l’accodo di rifinanziamento del 23 settembre 2014 ritenuto illegale perché concluso senza l’approvazione dei soci di minoranza.
Nell’udienza del 24 aprile tenuta nel Tribunale del Commercio di Madrid, il giudice dopo aver ascoltato le due parti ha deciso di accettare la denuncia dei soci di minoranza e fissare una udienza orale per maggio 2019.
Il magistrato ha respinto gli argomenti della società che sosteneva che il ricorso era fuori tempo visto che erano ampiamente superati i tre mesi previsti dopo l’approvazione in Consiglio.
La decisione ora mette in discussione non solo il piano di ristrutturazione ma anche tutto ciò che è successo dopo. La minoranza, infatti, denuncia il fatto che dopo l’ingresso in azienda dei fondi di investimento, la loro partecipazione si sia totalmente azzerata. Nel 2015 il valore del 4,4% della proprietà ammontava a 3m7 mln di euro e la minoranza totale era pari al 30,87% della società, passando dopo l’accordo a solo lo 0,67%.
PressGiochi