Novara. L’Ass. provinciale Allegra: “Bisogna fare squadra contro la ludopatia”

La Provincia di Novara ha lanciato il progetto «Ludopatie», basato sui principi della “peer education”, l’educazione tra pari.

“La carta vincente – dice la consigliera provinciale delegata all’istruzione Emanuela Allegra – è fare squadra tutti assieme, sperando il prossimo anno di avere di maggiori risorse per estendere l’esperienza in altre scuole”.

“Ufficialmente – osserva lo psicologo Andrea Gnemmi di Contorno Viola – il gioco d’azzardo è vietato ai minori di 18 anni. In pratica è un far-west al quale qualsiasi ragazzo può accedere 24 ore su 24. A volte non serve nemmeno la carta di credito: basta il bancomat, o la PostePay che si può avere dai 16 anni, o addirittura si giocano il credito telefonico”.

A parlare agli studenti saranno, oltre agli insegnanti, soprattutto i loro compagni, che dopo un periodo di formazione si trasformeranno a loro volta in formatori per le altre classi. Così il messaggio arriva in modo più diretto ed efficace, senza calare i concetti dall’alto, facendo leva sul gruppo e sull’emozione più che sul piano del ragionamento. Il progetto è sostenuto con 3.600 euro della Fondazione Comunità Novarese e si sviluppa in due istituti superiori, i primi ad aderire: il Fauser e il liceo scienze umane Bellini. La scorsa settimana si è tenuto il primo di quattro incontri, il percorso sarà completato in quest’anno scolastico e da settembre i ragazzi (18 del Fauser e 9 del Bellini, tutti di quarta) andranno nelle altre classi, senza insegnanti, a sviluppare con i loro coetanei i contenuti appresi.

La formazione è affidata agli esperti dell’associazione Contorno Viola di Verbania, ma alle spalle c’è una rete costituita da vari soggetti, dall’Asl al Comune di Novara, da Libera ad altre associazioni sensibili al problema.

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