“Si doveva fare un lavoro di concertazione con i concessionari, capire come aiutare esercenti e lavoratori e sviluppare la politica della riduzione senza se e senza ma. E’ vero che
“Si doveva fare un lavoro di concertazione con i concessionari, capire come aiutare esercenti e lavoratori e sviluppare la politica della riduzione senza se e senza ma. E’ vero che la politica a un certo punto ha liberalizzato troppo, ma oggi la politica ha fatto la scelta di ridurre l’occasione dell’azzardo”.
Come commenta il consigliere regionale ligure del Pd Pippo Rossetti, prendendo posizione alla proposta del Governatore Toti di intervenire con una nuova proroga alla legge sul gioco “Non basta: bisogna sostenere economicamente gli esercenti per far togliere le slot, eliminare la pubblicità (sempre più ingannevole ed invitante), introdurre la tessera sanitaria per bloccare i compulsivi, mettere tasse al’offerta online, togliere gli incentivi al gioco nelle sale, sviluppare progetti di informazione, prevenzione e cura.
La giunta Toti non ha fatto nulla di tutto questo, mancano operatori nei servizi, non c’è una comunità terapeutica per i più dipendenti, non si investe un euro a sostegno delle associazioni e degli enti accreditati che operano nelle scuole e nei quartieri.
Dopo le dichiarazioni del Difensore Civico e Garante dell’ Infanzia e il cardinale il presidente Toti non potrà più di dire che è il problema non c’è e che questi discorsi sono solo sterili polemiche politiche?”.
Rossetti si rivolge infine al sindaco di Genova, Marco Bucci: “Non ha niente da dire? Il sindaco di tutti non dovrebbe sostenere il proprio regolamento a difesa dei giocatori che spesso sono i più fragili ancora prima di darsi all’azzardo?”.
PressGiochi