Avellino: il Consiglio di Stato accoglie appello di una sala giochi contro la chiusura
Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto da una sala giochi del comune di Avellino contro l’ordinanza cautelare del Tar Campania. Per Palazzo Spada, infatti, appare fondata la censura
20 Aprile 2018
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Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto da una sala giochi del comune di Avellino contro l’ordinanza cautelare del Tar Campania.
Per Palazzo Spada, infatti, appare fondata la censura con cui si lamenta la sproporzione della sanzione comminata, in contrasto con quanto dispone l’ordinanza sindacale n. 35 del 25 gennaio 2018 che, in caso di recidiva nella violazione degli orari di apertura al pubblico dell’esercizio, prevede la sospensione del funzionamento degli apparecchi di intrattenimento per la durata di un massimo di sette giorni”.
Il regolamento del comune di Avellino n. 35 contro cui la sala è ricorsa prevede distanze di 300 metri dai luoghi sensibili e limiti orari dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 22. Il giudice ha ritenuto che sussiste il danno grave e irreparabile, e, pertanto, va confermato il decreto presidenziale n. 1431 del 30 marzo 2018, con conseguente sospensione dell’ordine di chiusura dell’intera attività per ulteriori sei giorni.
Come ha precisato il Consiglio di Stato, fino alla pronuncia di merito del Tar, va ribadito l’obbligo di rispetto degli orari di apertura al pubblico.