In vista della scadenza ormai prossima della proroga all’entrata in vigore della legge regionale che prevede divieti e distanze per l’offerta del gioco lecito sul territorio della Regione Liguria si
In vista della scadenza ormai prossima della proroga all’entrata in vigore della legge regionale che prevede divieti e distanze per l’offerta del gioco lecito sul territorio della Regione Liguria si parla della possibilità di una ulteriore proroga che sarà presentata il prossimo 26 aprile in Aula. Si tratterebbe di un provvedimento provvisorio per attendere l’approvazione di una ulteriore legge – l’ennesima – alla quale stanno lavorando l’assessore Edoardo Rixi e Sonia Viale nella quale si prevedono interventi aggiornati sulla questione gioco.
A criticare con forza la proposta, il Pd con il consigliere Pippo Rossetti secondo il quale “L’Amministrazione Toti ha fatto l’ennesima brutta figura. Vogliono mostrarsi, a parole, duri con le associazioni che contrastano il gioco d’azzardo ma in realtà puntano a mantenere la situazione così com’è, in modo da conservare il consenso di chi è legato alle slot. Toti non si occupa di pensionati e giovani che finiscono ai Sert per gioco patologico, hanno avuto un anno di tempo e non hanno combinato nulla”.
Non è dello stesso parere Rixi che più volte ha spiegato la necessità di una proroga a tutela dei posti di lavoro locali. “La legge nuova è pronta, se posticipiamo è solo per ascoltare in Commissione i soggetti interessati per eventuali modifiche e per fare un’ampia discussione, così come richiesto proprio dalla minoranza che invece ora ci accusa di aver perso un anno. La realtà è che nel Pd vogliono soltanto che passi la vecchia legge, se per loro va bene ciò che abbiamo scritto noi la votino. Ciò che sicuramente non siamo disposti a permettere è che passi quella legge del 2012, che resterà sospesa fino a quando non verrà approvata la nuova”.
Nella nuova proposta infatti sarebbero contenute distanze ampliate per il gioco dai luoghi sensibili, ma da applicare solo alle nuove attività.
“La Legge 17/2012 era già una Legge sufficiente a regolamentare la diffusione incontrollata delle sale slot e delle apparecchiature (Slot-Machine) ed a tutelare i numerosi cittadini, soprattutto pensionati, che si rovinano e non riescono ad arrivare a fine mese perché presi da quel vortice infernale – afferma Maurizio Ferraioli, Presidente dell’Associazione-No Slot-Riprendiamoci la Vita – Le slot machine sono presenti ovunque, l’offerta è capillare e capillarmente abusa della debolezza di tanti concittadini ridotti allo stremo da una patologia ormai riconosciuta a livello internazionale. Tutelare queste persone, preservarne la salute fisica e psicologica è un dovere di chi amministra”.
“Ma forse – prosegue Ferraioli – i nostri politici non hanno consapevolezza del problema, non comprendono la devastazione che si genera in intere famiglie o forse non sono mai entrati in contatto diretto con tale problematica. I danni generati da gioco d’azzardo sono estesi ed a parte quelli diretti e facilmente quantificabili quali costi sanitari di recupero dei cosiddetti dipendenti da”Ludopatia”, la collettività subisce costi indiretti di difficile quantificazione quali diminuzione della performance lavorativa, violenze domestiche, aumento della microcriminalità, tentativi di suicidio fino ad arrivare ad alcuni noti casi di suicidio. Per quanto tempo dobbiamo ancora subire? Per quanto tempo saremo costretti a vedere i Cittadini trattati come numeri di un bilancio e non come esseri umani? Dalla Regione Liguria ci aspettiamo una risposta certa ed in tempi rapidi”.
PressGiochi