17 Novembre 2024 - 22:28

Pavia. Il comune di Sant’Angelo Lomellina nega aiuti a chi gioca a slot machine e gratta e vinci

Nessun aiuto dal Comune di Sant’Angelo Lomellina, a Pavia,  per chi gioca d’azzardo. L’amministrazione santangelese, sulla base delle competenze in materia di prevenzione delle ludopatie, ha deciso di non accogliere le

22 Marzo 2018

Nessun aiuto dal Comune di Sant’Angelo Lomellina, a Pavia,  per chi gioca d’azzardo. L’amministrazione santangelese, sulla base delle competenze in materia di prevenzione delle ludopatie, ha deciso di non accogliere le domande di sussistenza che provengono da chi sperpera ingenti somme di denaro.

«In settimana in giunta approveremo il nuovo regolamento – spiega il sindaco Matteo Grossi -. Non possiamo permetterci nel nostro bilancio, sempre più risicato, di dare aiuti anche a chi usa soldi per giocare d’azzardo. Nel regolamento che approveremo inseriremo, oltre allo stop dei contributi per chi gioca, anche la possibilità di dilazionare con l’aiuto del municipio il pagamento di bollette e tasse locali.».

In particolar il pugno duro del municipio è rivolto agli aiuti a chi presenta dichiarazioni Isee (un modello utilizzato dagli enti locali per fotografare le situazioni economiche dei cittadini) sotto la soglia di povertà, ma poi viene pizzicato a giocare in paese. «Il gioco è legale e ci sono macchinette e ricevitorie un po’ ovunque – aggiunge Grossi -. Però troviamo sbagliato che qualcuno usi gli aiuti pagati con soldi pubblici per tentare la fortuna. Giocare d’azzardo si può, ma può farlo solo chi non pesa sulla collettività».

«È giusto aiutare chi è in difficoltà economica – ha spiegato il sindaco di Sant’Angelo Matteo Grossi –. Il Comune garantisce il pacco alimentare a una dozzina di famiglie, ma alcune di loro sono solite giocare d’azzardo a slot machine e Gratta e vinci. In questi casi, riteniamo di non accogliere la loro domanda».

Chi si trova in difficoltà, invece, ottiene una rateizzazione per il pagamento delle tasse. «Non possiamo esentarle – ha aggiunto il sindaco – cerchiamo di consentire una dilazione».

La linea di Grossi è stata condivisa anche dagli assessori Roberto Corbellaro e Alberto Mazzei. Ma la giunta non teme ricorsi e contestazioni? «Che li facciamo, poi ne parleremo nelle sedi opportune – risponde Grossi -. Iniziamo togliendo gli aiuti pubblici a chi gioca d’azzardo. Dimostreremo quello che stiamo facendo». Ma come sarà possibile controllare? «Siamo un paese piccolo, le slot si trovano nel bar principale e abbiamo una sola tabaccheria – evidenzia il primo cittadino –. Io tutti i giorni passo al bar, il vigile urbano è in giro: insomma la presenza dell’autorità comunale è decisamente visibile nella nostra comunità. Per dimostrare che chi riceve aiuti sta giocando, potremmo anche fare video e foto».

PressGiochi

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