“Prima l’on-line era al servizio del fisico, ora stiamo vivendo il ribaltamento di questa prospettiva- questo l’intervento di Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 – Ora c è il doppio
“Prima l’on-line era al servizio del fisico, ora stiamo vivendo il ribaltamento di questa prospettiva- questo l’intervento di Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 – Ora c è il doppio binario e penso che dal punto di vista normativo serve un equilibrio. Lo Stato ha perso il territorio, perché non controlla la distribuzione. Lo stato ha delegato a terzi il controllo, ha rinunciato a favore degli enti locali. Nel futuro questo modello porterà la vittoria dell’online perché lo Stato ha accettato il controllo delle regioni dei territori. Il punto vendita stesso diventa asservito all on-line, quindi servirebbe un’ unica regolamentazione per il gioco fisico e online. La gara sui punti gioco per come stanno le cose è un bluff, per l’abdicazione dello stato nei territori. Il gioco non ha interlocutori politici, per ora c è stato solo un sottosegretario che ha detto tutto ed il contrario di tutto”.
“Non credo che entro settembre ci sia un accordo stato regioni, perché si deve formare un governo- ha proseguito Ughi- Bisogna vedere come si farà. Non ci può essere una prepotenza contro il settore del gioco perché potrebbero esserci altre votazioni. Quindi secondo me questo accordo non ci sarà, ma ci sono regioni che sono assolutamente controtendenza. Lo stato, come detto, non ha perso il controllo del gioco, ma dei territori, ha dimostrato che non riesce di fare distribuzione. Solo qualcuno che ha interesse può influenzare in parte questo processo, non sarà comunque un’azione dell’intero settore. A settembre la distribuzione territoriale la vedo assurda e dato che la gara è condizionata da questo accordo stato-regioni, non ci sarà. Non si può definire la distruzione dai punti vendita, perché magari una regione pone distanze maggiori e salta questo concetto generale”.
PressGiochi
.