24 Novembre 2024 - 08:26

Scommesse e Ctd. Cifone: “La sentenza della Consulta apre ulteriori falde nel sistema concessorio”

All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale Ugo Cifone, esprime un suo parere sugli scenari che si aprono dopo questa decisione. Secondo Cifone la sentenza aprirà delle ulteriori falde nel sistema

20 Febbraio 2018

All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale Ugo Cifone, esprime un suo parere sugli scenari che si aprono dopo questa decisione. Secondo Cifone la sentenza aprirà delle ulteriori falde nel sistema concessorio – autorizzatorio italiano che mettono a serio rischio il bando di gara per il rinnovo delle concessioni previsto per il prossimo maggio.

Innanzitutto l’incostituzionalità delle norme di riferimento sull’imposta unica ante 2011 aprono la porta a possibili azioni risarcitorie da parte di coloro che sugli accertamenti dichiarati illegittimi da questa sentenza hanno comportato azioni esecutive sul patrimonio dei titolari dei centri, molti di loro hanno anche chiuso l’attività dopo essere stati destinatari di cartelle esattoriali pesantissime.

Non secondario i rimborsi che AAMS dovrà fare in favore dei bookmaker che hanno sanato e che hanno versato gli arretrati di imposta unica e relativi agli anni antecedenti al 2011.

Un principio risulta chiaro dalla sentenza ed è quello che l’imposta unica dall’anno di imposta 2011 in poi è dovuta dai Ctd con possibilità di regresso da esercitare nei confronti del bookmaker estero privo di concessione.

Questo principio dunque, a parere di Cifone, significherebbe che l’attività dei CTD è possibile a condizione che venga versata l’imposta unica e si rispettino tutti i parametri previsti dalla legge. D’altra parte tutto questo è quanto previsto dal comma 644 della legge di stabilità 2015.

Sulla peculiare posizione di Stanleybet, Cifone ritiene che lo Stato non inserirà il Book anglo-maltese tra i concessionari riconoscendogli tale status in virtù delle discriminazioni subite dallo stesso. Questo perché aprirebbe il fronte di richieste risarcitorie da parte dei concessionari che hanno pagato profumatamente le concessioni partecipando ai bandi di gara.

Si apre, – conclude Cifone – forse, una nuova bufera sul settore delle scommesse che mette ancora una volta in discussione il sistema concessorio-autorizzatorio italiano.

 

PressGiochi

 

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