Durante il convegno di Torino dal titolo “LIBERI DI SCEGLIE: BASTA PROIBIZIONISMO” organizzato da Istituto Friedman, Federazione Italiana Tabaccai e Sindacato Totoricevitori Sportivi. Tra gli interventi tecnici c’è stato un
Durante il convegno di Torino dal titolo “LIBERI DI SCEGLIE: BASTA PROIBIZIONISMO” organizzato da Istituto Friedman, Federazione Italiana Tabaccai e Sindacato Totoricevitori Sportivi. Tra gli interventi tecnici c’è stato un contributo molto interessante dell’avvocato Geronimo Cardia che ha analizzato gli aspetti legali della questione, analizzando in particolare l’impopolare legge regionale piemontese sul gioco.
“Credo che le parole del presidente Risso siamo sintomatiche per far capire quanto assurda è la situazione-ha commentato- l’art 5 dice che per tutelare determinate categorie di soggetti vulnerabili non si può vendere il gioco più vicino di 500 metri che il legislatore considera sensibili come luoghi di culto, impianti sportivi etc, stazioni ferroviare, non entriamo nel merito perché ogni legge ha una ratio, parliamo della prova madre, non posso aprire vicino ai luoghi sensibili, ma in altri luoghi, ma in realtà non si può aprire da nessuna parte. Perché la legge regionale piemontese prevede il conteggio dei 500 metri secondo il percorso pedonale.
“Quindi- ha concluso Cardia- bisogna denunciare un provvedimento normativo tecnicamente “errato”. Noi porteremo questo documento fino alla Commissione Europea seguendo tutti i passi che servono. Se non ci riusciremo in questo intento noi non saremo dei bravi avvocati”.
PressGiochi
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