“Azzardopoli” è il titolo a effetto scelto per il dibattito che si terrà domani venerdì 10 aprile, alle 21, a Casale Monferrato. L’argomento, come si intuisce, è il gioco d’azzardo
“Azzardopoli” è il titolo a effetto scelto per il dibattito che si terrà domani venerdì 10 aprile, alle 21, a Casale Monferrato. L’argomento, come si intuisce, è il gioco d’azzardo con il sistema di connivenze e furbizie che lo alimenta e che genera emergenza sociale. Sostenuto dalla Diocesi, attraverso le Pastorali Cultura, Giovani, Scuola e Comunicazioni Sociali, insieme con l’Associazione Libera (Presidio Totò Speranza di Casale), l’incontro avrà come relatore il giornalista Umberto Folena.
Si parla infatti di Gap, acronimo per Gioco d’azzardo patologico, della cui dipendenza sono vittima sempre più spesso i poveri, le donne, gli anziani. Anche nel territorio di Casale Monferrato questo drammatico fenomeno è purtroppo in crescita e coloro che si rivolgono al Serd, ai gruppi d’aiuto e alle comunità di recupero rappresentano solo la punta dell’iceberg. Esiste un sommerso preoccupante perché le pressioni per costringere le persone a giocare sono davvero insistenti, attraverso la pubblicità che promette vincite facili e l’apertura di nuove sale gioco.
Questa serata, dunque, è dedicata «a chi non ama scappare davanti alle domande difficili» come scrive Umberto Folena. Perché viene spontaneo chiedersi come mai lo Stato non argini il degenerare della situazione, considerando anche che i costi sociali superano di gran lunga gli incassi per l’erario. Il cittadino ha quasi l’impressione che a reagire in modo attivo e utile siano solo le associazioni di volontariato, tra cui citiamo naturalmente l’Associazione Libera, che dialogherà con Folena nel corso del dibattito e che porterà preziosa testimonianza della sua esperienza. L’altra domanda cui si cercherà di dare risposta riguarda la politica e le Istituzioni: a questo proposito, parteciperà all’incontro Renato Balduzzi, membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già Ministro della Salute. Il decreto che porta il suo nome è infatti un esempio coraggioso per ridimensionare e risolvere il problema attraverso gli strumenti propri della Legge.
PressGiochi