18 Novembre 2024 - 03:55

Fano. Il M5S interroga il Comune sull’attuazione delle misure contro il gioco

Quali azioni sono state portate avanti dall’Amministrazione Comunale di Fano in attuazione delle misure previste dalla mozione “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico” e dal Manifesto

12 Febbraio 2018

Quali azioni sono state portate avanti dall’Amministrazione Comunale di Fano in attuazione delle misure previste dalla mozione “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico” e dal Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, fatte salve quelle già menzionate nelle premesse?

A chiederlo il Movimento 5 Stelle di Fano che ha presentato in Consiglio una mozione per l’attuazione delle misure a contrasto del gioco d’azzardo sul territorio comunale.

Come si legge nell’interrogazione:

In alcuni articoli apparsi sugli organi di stampa in data 9 febbraio 2018, vengono riportati i dati raccolti dal Gruppo Editoriale GEDI e rielaborati dalla CISL relativamente all’incidenza del gioco d’azzardo nel nostro territorio;

-Dai dati pubblicati, emerge che a Fano sono stati spesi in gioco d’azzardo circa 52,5 milioni di euro nel 2016, per un ammontare di 863 euro pro capite (quarta posizione nella graduatoria dei Comuni della provincia), mentre nell’intero territorio provinciale l’importo totale supera i 248 milioni, con una spesa di 697 euro pro capite, evidenziando quindi che la situazione fanese risulta più critica rispetto alla media del territorio;

-I dati pubblicati online dal Gruppo Editoriale GEDI pongono Fano al livello più basso dell’indice di virtuosità dei Comuni (primo livello su cinque) e mostrano come tra il 2015 e il 2016 si sia registrato un incremento delle giocate complessive (+ 0,4%) e delle giocate pro capite (+ 3,8 euro);

-Nella seduta dell’11 dicembre 2014, il Consiglio Comunale di Fano ha approvato la mozione “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico”, presentata dal gruppo del Partito Democratico, che prevedeva l’attuazione di una serie di misure:

  • Mappatura dei locali sul territorio comunale;
  • Revisione del vigente Regolamento comunale per le sale gioco;
  • Istituzione di un nucleo di vigilanza sui locali in collaborazione con Polizia Locale e Forze dell’Ordine;
  • Sottoscrizione del Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo;
  • Individuazione di incentivi economici e non per locali no slot;
  • Attivazione di una rete con altre amministrazioni, Ambiti territoriali, Asur, Prefetture e Questure per un fronte ampio di informazione e contrasto al gioco d’azzardo patologico;
  • Attuazione di iniziative culturali ed educative di prevenzione in collaborazione con scuole, società sportive, agenzie educative;

-Nella seduta del 15 dicembre 2015, il gruppo del Movimento 5 Stelle ha illustrato un’interrogazione per chiedere conto dell’implementazione delle misure previste nella suddetta mozione; dalle risposte degli assessori competenti, è emerso che, oltre ad una mappatura delle sale giochi e degli esercizi che ospitano slot (ben 370, autorizzate dal Comune), sono stati attivati percorsi con le scuole, tra l’altro non specifici ma rientranti nell’ambito dei progetti sulla legalità democratica; si è confermato il rapporto con l’Area Vasta 1 per gli interventi di cura dei soggetti patologici e si è riproposto un progetto relativo ai servizi sociali già attivo dal 2014 che coinvolge soggetti pubblici e privati ed in particolare gli ambiti sociali, l’ASUR, le scuole, le cooperative e in funzione preventiva gli esercenti e i sindacati, i cui principali risultati sono laboratori scolastici, un sito internet ed eventi pubblici non specificati;

-Nella seduta dell’11 febbraio 2016, il gruppo del Movimento 5 Stelle ha illustrato un’interrogazione per chiedere conto della circolazione di autobus recanti messaggi pubblicitari che promuovono il gioco d’azzardo nel territorio comunale; l’Assessore Cecchetelli ha risposto che il Regolamento per le sale gioco attualmente vigente non stabilisce un generale divieto pubblicitario (fatto salvo quanto previsto dall’art. 14) e che avrebbe sottoposto le necessarie modifiche regolamentari all’esame della commissione;

-Con Delibera di Giunta Comunale n. 179 del 5 maggio 2016, il Comune di Fano ha aderito al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo ed è stato disposto ai vari uffici comunali preposti, ed in particolare al Dirigente del settore attività economiche, di porre in atto ogni azione necessaria e conseguente all’adesione al citato manifesto, insieme alla pubblicazione sul sito del Comune del logo del Manifesto e del relativo link, che però risultano attualmente assenti;

-Con due delibere di giunta, la n. 593 del 22 dicembre 2016 e la n. 573 del 12 dicembre 2017, sono state previste agevolazioni tariffarie del tributo Tari e ciclo idrico, rispettivamente per gli anni 2017 e 2018, anche a favore dei titolari di attività in locali aperti al pubblico che abbiano comunicato la cessazione dell’attività di installazione di apparecchi funzionali al gioco d’azzardo, provvedendo alla alla loro rimozione e all’esposizione del logo “FANO NO-SLOT”;

-L’Assemblea Legislativa delle Marche ha approvato la Legge Regionale 7 febbraio 2017, n. 3 (Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network), che prevede disposizioni relative, tra le altre cose, alle distanze minime dai luoghi sensibili, alle limitazioni temporali all’esercizio del gioco, al divieto pubblicitario, stabilendo anche sanzioni amministrative irrogabili dai Comuni;

CONSIDERATO CHE

Non è ancora stato discusso in consiglio comunale il nuovo regolamento per le sale da gioco e i giochi leciti, la cui bozza è stata già esaminata dalla prima commissione

-Continuano a circolare nel territorio comunale alcuni autobus recanti messaggi pubblicitari che promuovono il gioco d’azzardo;

-Continuano a operare nel territorio comunale alcune sale gioco in prossimità di scuole;

-Il responsabile locale della CISL, Giovanni Giovanelli, lamenta l’atteggiamento tiepido e blando delle amministrazioni locali che si limitano a incidere solo sulla concessione delle nuove licenze, ignorando le sale gioco ancora operanti in prossimità di luoghi sensibili; suggerisce inoltre, oltre agli interventi sugli orari di apertura e sulla pubblicità, di penalizzare dal punto di vista fiscale gli esercenti che mantengono le slot machine, per finanziare programmi di prevenzione e formazione;

-Il Regolamento per l’attività di “sala gioco” e per l’uso di apparecchi da gioco negli esercizi autorizzati, attualmente vigente, prevede in capo al Sindaco il potere di stabilire con ordinanza gli orari di funzionamento delle sale giochi (art. 15) e stabilisce distanze minime da luoghi sensibili solo per “l’apertura, il trasferimento di sede e l’ampliamento di superficie di una sala giochi” (art. 7);

INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE

-Quali azioni siano state portate avanti dall’Amministrazione Comunale in attuazione delle misure previste dalla mozione “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico” e dal Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, fatte salve quelle già menzionate nelle premesse;

-Per quali motivi il nuovo regolamento per le sale gioco non sia ancora stato discusso dal consiglio comunale, e quando sarà eventualmente sottoposto alla sua attenzione;

-Se abbiano intenzione di recepire e attuare le disposizioni previste dalla Legge Regionale 7 febbraio 2017, n. 3;

-Se siano state emesse ordinanze sindacali per stabilire gli orari di funzionamento delle sale gioco, in ottemperanza all’art. 15 del regolamento attualmente vigente;

-Se le sale gioco attualmente operanti sul territorio comunale in prossimità di scuole siano in contrasto con le distanze minime previste dall’art. 7 del regolamento attualmente vigente; se intendano perseguire la chiusura delle sale gioco operanti in violazione delle distanze minime, qualora concretamente praticabile, anche in ottemperanza alla nuova legge regionale;

-Se abbiano intenzione di imporre la rimozione degli impianti pubblicitari sugli autobus e di sanzionare le violazioni del divieto pubblicitario previsto dalla nuova legge regionale.

 

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