26 Dicembre 2024 - 01:53

Sospesa interdittiva antimafia a Romagna Giochi, riconsegnate le licenze

In attesa di una pronuncia nel merito da parte del Tar, il tribunale di Bologna ha accolto il ricorso di Romagna Giochi contro l’interdittiva antimafia emessa per presunte infiltrazioni mafiose

02 Febbraio 2018

In attesa di una pronuncia nel merito da parte del Tar, il tribunale di Bologna ha accolto il ricorso di Romagna Giochi contro l’interdittiva antimafia emessa per presunte infiltrazioni mafiose nella società.

Tra una settimana, l’8 febbraio, verranno sospesi tutti gli effetti legati all’interdittiva antimafia che mercoledì ha portato la Polizia ad apporre i sigilli su videolottery e new slot in cinque sale nel ravennate e nel cervese.

Ora la questura dovrà restituire la licenza relativa alle sale giochi chiuse in queste settimane.

 

Il tribunale distrettuale di Bologna ha infatti emesso un’ordinanza il 25 gennaio (notificata il 30) con la quale sospende l’interdittiva antimafia emesso nel mese di ottobre dalla prefettura di Ravenna, che costituiva il presupposto del provvedimento della questura estense, che così destinato ad essere revocato, con ‘riconsegna’ delle licenze.

“L’organo preposto alle misure di prevenzione amministrativa ha accolto il ricorso proposto da Romagna Giochi – spiega l’avvocato Lorenzo Valgimigli -. Conseguentemente la licenza, troppo tempestivamente revocata, dovrà essere restituita”.

“Il Tribunale di Bologna – chiarisce il legale – ha rilevato come il provvedimento di interdittiva evidenziasse contatti puramente episodici ed oltretutto risalenti nel tempo con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, ma senza che si evidenziasse un grado di consapevolezza da parte degli amministratori di Romagna Giochi. Conseguentemente ha nominato un amministratore giudiziario che affiancherà (ma non sostituirà) gli amministratori tuttora in carica al fine di garantire la continuità aziendale”.

Si tratta di provvedimenti di tipo esclusivamente amministrativo e di tipo cautelare, non essendoci a carico della società e degli amministratori procedimenti penali per mafia in atto. “Tutto ciò – prosegue Valgimigli – in attesa di verificare l’esito del giudizio di merito avanti al Tar, tuttora in corso. Ciò è bene precisare al fine di evitare facili illazioni, non conformi alle regole dello stato di diritto. Al riguardo preciso ulteriormente che non solo l’interdittiva è ora sospesa, ma essa è oggetto di ricorso pendente al Tar nel merito”.

 

“Già da molto tempo – ha dichiarato l’assessore regionale Chiara Sapigni, intervenendo sul caso – siamo consci dei pericoli legati alle infiltrazioni della criminalità organizzata anche nei territori emiliano romagnoli.

Ed è con l’approvazione della L.R. 18/2016 che la Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia a varare il ‘Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile’, condividendo con l’Amministrazione statale, con i Comuni e le parti sociali un’azione parallela e sinergica sulla lotta all’illegalità e contro tutte le mafie.

Oltre alla semplificazione normativa (49 articoli hanno sostituito una serie di norme che ne avevano nel complesso 170), il Testo unico regionale ha introdotto novità come la lotta all’usura e il sostegno alle vittime; azioni di prevenzione e contrasto alla corruzione; prevenzione e contrasto per ludopatie e gioco d’azzardo patologico; un forte controllo sugli appalti; l’Osservatorio sulla criminalità e la tutela dell’occupazione per le aziende sottoposte a interventi giudiziari. Vengono inoltre promosse molte iniziative con i giovani e le scuole. Anche il Comune di Ferrara ha svolto diverse iniziative in questo senso a partire dalla Festa della Legalità e Responsabilità, giunta ormai alla 8° edizione”.

 

 

Ad intervenire sulla questione anche Maria Edera Spadoni parlamentare del Movimento 5 Stelle capolista nel collegio plurinominale ed in quello di Reggio Emilia ed i candidati Rossella Ognibene del collegio Senato e Marco Montanari del collegio Parma-Provincia di Reggio e Maria Laura Mantovani del collegio di Reggio.

“In seguito ad un ricorso della societa’ il tribunale di Bologna ha concesso proprio oggi una sospensiva dei provvedimenti in vigore dall’8 febbraio che permettera’ la riapertura delle sale slot, in virtu’ della nomina di nuove figure nell’assetto societario per garantire controllo e continuita’ aziendale” hanno commentato.

“La piaga di azzardopoli va combattuta con trasparenza ed il massimo rigore ed il Movimento 5 Stelle ha presentato un dettagliato programma costruito insieme ai cittadini e le associazioni no-slot, quindi chiediamo che venga mantenuta altissima l’attenzione in tutta la Regione su questo fenomeno e che venga data applicazione nel piu’ breve tempo possibile alla legge regionale con la chiusura dei punti slot che non rispettano le distanze da luoghi sensibili. L’azzardo è una piaga sociale ed economica che distoglie oltre 700 milioni di euro dall’economia reale reggiana come evidenziano i dati emersi nei mesi scorsi”, concludono Spadoni, Ognibene, Montanari e Mantovani.

 

PressGiochi