24 Novembre 2024 - 08:51

Gioco online. Turchi (ADM): “Dobbiamo riflettere sulle opportunità di sviluppo del mercato”

Luca Turchi dirigente dell’Adm e papabile tra i successori nella direzione Gioco online dopo le dimissioni di Francesco Rodano lo scorso 2 Aprile è intervenuto questa mattina a Milano a commentare i risultati della Ricerca 2014-2015 dell’Osservatorio gioco online.

09 Aprile 2015

Luca Turchi dirigente dell’Adm e papabile tra i successori nella direzione Gioco online dopo le dimissioni di Francesco Rodano lo scorso 2 Aprile è intervenuto questa mattina a Milano a commentare i risultati della Ricerca 2014-2015 dell’Osservatorio gioco online.

“Il settore analizzato – ha dichiarato Turchi – si evolve continuamente, giorno per giorno grazie a nuove tecnologie e nuovi giochi. Tutti noi regolatori, ma soprattutto i tanti operatori del settore, dobbiamo cercare di capire perché il poker sta perdendo terreno. Forse il prodotto è vecchio e dobbiamo chiederci se ci siano delle modifiche che possiamo fare. Altra considerazione da porsi, è quella relativa alla questione dell’uscita di molti operatori dal mercato. Perché? Ci sono opportunità di sviluppo? Il gioco online è praticamente in mano a un oligopolio di 10 operatori. Altra cosa su cui dovremmo riflettere è quella relativa al fatto che i giovano giocano meno degli adulti. I giocatori giovani tra i 18 e 24 anni sono pochi sicuramente perché preferiscono i social games. Il fatto che aumentano le scommesse live e quelle singole è sicuramente un fattore naturale. Chi gioca live gioca sulle scommesse singole quindi non deve stupirci questa crescita”.

“Per lo sviluppo del settore – continua Turchi – ci aspettiamo che l’esercizio da parte del governo della Delega fiscale ristrutturi il settore del gioco in Italia. La Delega fiscale introdurrà un’aliquota unica tra i diversi tipi di giochi favorendo la competitività del sistema del gioco legale italiano rispetto alle giurisdizioni dot com favorendo una maggiore tutela dei minori e dei giocatori in generale. Nella stessa direzione, va anche la maggiore standardizzazione tecnologica dei diversi mercati europei incominciata nel 2014. Standard tecnologici comuni permettono di estendere la tutela dei consumatori europei, incentivano gli operatori ad acquisire licenze  anziché operare offshore e agevolando l’innovazione tecnologica nel settore nello sviluppo di piattaforme ed interfacce di gioco coinvolgenti e rispettose delle normative”

SB – PressGiochi

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