18 Novembre 2024 - 03:27

La Regione Umbria valuta la legge sul gioco: chiusi in un anno 111 esercizi

L’Assemblea legislativa della Regione Umbria nella seduta di oggi ha preso atto della relazione sulla clausola valutativa della legge “21/2014” (Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del

30 Gennaio 2018

L’Assemblea legislativa della Regione Umbria nella seduta di oggi ha preso atto della relazione sulla clausola valutativa della legge “21/2014” (Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio di dipendenza da gioco d’azzardo patologico).

Nella relazione si evidenzia che in data maggio 2016 erano autorizzati a proporre gioco d’azzardo in Umbria 1397 locali; a marzo 2017 già si è registrata una contrazione di meno 111 esercizi. Sempre a marzo 2017 è iniziata la campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema con diffusione sui media e un concorso di idee.

Effettuata la formazione di operatori sanitari e volontari della prevenzione con il corso “No slot”, presa in carico di numerosi giocatori problematici.

Il numero verde 800 410 902 è stato rifinanziato e a febbraio 2017 faceva registrare 89 chiamate di cui 50 direttamente da giocatori con problemi, 37 da familiari e amici e 2 da associazioni. Dei 50 giocatori solo 22 erano umbri. La fascia più colpita quella fra i 40 e i 49 anni di età. Sono stati disposti interventi delle Asl umbre grazie ai finanziamenti al centro regionale di Foligno, perché queste prestazioni non comprese nei Lea.

Si sta ultimando la composizione grafica del marchio ‘no slot’. Si registra un ritardo per quanto riguarda le disposizioni in materia di Irap perché il Ministero delle finanze ha fatto osservazioni. Le attività di prevenzione tramite le scuole e i giovani hanno coinvolto centinaia di cittadini. Pochi i controlli da parte dei Comuni.

 

PressGiochi

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