Viviana Beccalossi, assessore regionale lombardo al Territorio e Urbanistica attacca duramente Giorgio Gori, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia, sul tema della ludopatia. Uno scontro in un terreno
Viviana Beccalossi, assessore regionale lombardo al Territorio e Urbanistica attacca duramente Giorgio Gori, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia, sul tema della ludopatia. Uno scontro in un terreno nel quale i due importanti esponenti politici sembravano condividere gli intenti, ma l’avvicinarsi delle elezioni sta cambiando i toni del dialogo.
“Con un triste e preoccupante ‘contrordine compagni’ Giorgio Gori batte la ritirata e sconfessa il ‘Manifesto contro la ludopatia’, da me proposto e da lui pubblicamente sottoscritto. Si tratta, una dimostrazione di quanto Gori sia inaffidabile e soprattutto ‘schiavo’ dei voleri della casa-madre Pd/Renzi”.
“Gori – ha continuato Beccalossi – dice che la legge della Lombardia sulla ludopatia, presa a modello anche da altre regioni italiane e da lui stesso applicata come sindaco di Bergamo, è demagogica? Probabilmente non sa di cosa parla. O, peggio, quando parla, le sue affermazioni si riferiscono ai suoi mondi, quelli dei reality show, delle fiction e dei salotti radical-chic a lui tanto cari. Quando vuole lo potrei accompagnare in una Comunità di recupero di persone colpite da ludopatia, che oltre se stessi hanno rovinato le loro famiglie, per toccare con mano la realtà. Quella vera”.
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