18 Novembre 2024 - 02:33

Giaveno (TO). Il Vicesindaco Calvo: “Servono incontri con gli esperti per capire i rischi dell’azzardo”

A Giaveno, in provincia di Torino, l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute della Città di Giaveno con l’ASL TO3 e il Presidio di Libera Val Sangone “Don Pino Puglisi” organizza

24 Gennaio 2018

A Giaveno, in provincia di Torino, l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute della Città di Giaveno con l’ASL TO3 e il Presidio di Libera Val Sangone “Don Pino Puglisi” organizza all’incontro pubblico sul tema del gioco in denaro e sulla dipendenza da gioco d’azzardo che si svolgerà mercoledì 31 gennaio alle ore 17 presso la Sala del Consiglio di Palazzo Asteggiano.

 

Aprirà il pomeriggio il Sindaco Carlo Giacone, seguiranno gli interventi della dottoressa Vincenza Calvo, Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociale e alla Sanità e medico, il dottor Luca Rossi, psicologo dell’Asl TO3 e Maurizio Raschio, referente del Presidio Libera Val Sangone “Don Pino Puglisi”. Coordinerà gli interventi Alessandra Maritano, responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Ufficio Stampa del Comune.

 

“Fra gioco patologico e persone si crea un legame psicologico che compromette enormemente i rapporti sociali e familiari che determinano problematiche e conflittualità che si ripercuotono sull’integrità  psicofisica dell’individuo – evidenzia il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali e alla Sanità Vincenza Calvo – Le ricadute sulla famiglia sono devastanti quando si arriva al punto del non ritorno e cioè  i debiti e gli usurai e da lì  il circuito si chiude.  Per questo motivo servono degli incontri con esperti  che ci rendono edotti sui rischi e pericoli del gioco d’azzardo nelle sue varie forme.  Si perché  patologico significa malattia e le malattie vanno curate ma soprattutto  prevenute”.

 

“Il fenomeno del gioco d’azzardo di anno in anno si fa sempre più diffuso proponendo in parallelo nuove tipologie di giochi in denaro ed aumentando l’accessibilità e la facilità nell’interagire con i nuovi apparecchi. – dice il dottor Luca Rossi, psicologo dell’Asl TO3 e referente in materia – Spesso il fenomeno viene ricondotto ad una normale evoluzione sociale dove l’intrattenimento, la spensieratezza e il divertimento alternativo la fanno da padroni. Dai dati in nostro possesso in realtà, tale cambiamento implica l’aumento dell’incidenza di soggetti che si trasformano in giocatori problematici o patologici.  Il fenomeno è degno di attenzione e di approfondimento”.

PressGiochi

 

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