Il Governo per il 2018 ha deciso di confermare la sola Lotteria Italia, non confermando la decisione, assunta negli ultimi tre anni, di svolgere anche la Lotteria abbinata alla manifestazione
Il Governo per il 2018 ha deciso di confermare la sola Lotteria Italia, non confermando la decisione, assunta negli ultimi tre anni, di svolgere anche la Lotteria abbinata alla manifestazione «Premio Louis Braille», organizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UCI).
Lo si legge nella proposta di parere presentata dal relatore della Commissione finanze in merito allo schema di Decreto del MEF che individua le lotterie nazionali da indire per il nuovo anno.
“La Lotteria abbinata al «Premio Louis Braille»,- si legge – nonostante la sua forte caratterizzazione solidaristica, che aveva indotto il Governo a inserirla nel calendario delle lotterie nazionali a estrazione differita, abbia registrato nel 2017 una notevole diminuzione nel numero dei biglietti venduti e nella raccolta, rendendo quindi necessario ricorrere al meccanismo di integrazione della massa premi, a carico del Bilancio dello Stato. Le ragioni di tale negativo andamento sono connesse sia alla generale, perdurante disaffezione dei giocatori nei confronti di questa tipologia di gioco sia, nello specifico, alla flessione del contributo dell’ente organizzatore Unione Italiana Ciechi nelle attività di distribuzione e vendita dei biglietti di tale Lotteria.
Invece, la Lotteria Italia ha registrato, anche nell’ultima edizione, un ulteriore significativo incremento, sia in termini di biglietti venduti, sia in termini di raccolta, sia in termini di utile di spettanza erariale, a conferma dell’attrazione che tale Lotteria continua a esercitare nei confronti del pubblico.
Come ha spiegato In commissione Finanze della Camera il presidente e relatore Maurizio Bernardo:
In base a quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, della legge n. 722 del 1955, la Commissione dovrà esprimere il parere sul provvedimento entro il 14 febbraio prossimo.
Per quanto riguarda il contesto normativo in cui si inquadra lo schema di decreto, ricorda in primo luogo che, ai sensi dell’articolo 1 della citata legge n. 722 del 1955, come sostituito dall’articolo 1 della legge n. 62 del 1990, l’individuazione, fino a un massimo di dodici, delle lotterie nazionali da effettuare ogni anno, oltre ad una lotteria internazionale, è rimessa ad un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro il 15 dicembre di ogni anno, previo parere parlamentare.
Quanto agli utili di ciascuna lotteria, è stabilito che essi siano versati in conto entrata al Bilancio dello Stato, e che, per le lotterie eventualmente abbinate a manifestazioni organizzate dai comuni, un terzo degli utili sia devoluto ai comuni stessi, con uno specifico vincolo di destinazione. Tali introiti, infatti, devono essere utilizzati dagli enti locali per il perseguimento di finalità educative, culturali, di conservazione e recupero del patrimonio artistico, culturale e ambientale, di potenziamento delle strutture turistiche e sportive e di valorizzazione della manifestazione collegata.
La gestione e l’esercizio delle lotterie nazionali a estrazione differita sono riservati al Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ora Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a seguito dell’accorpamento operato ai sensi dell’articolo 23-quater del decreto – legge n. 95 del 2012, la quale vi provvede direttamente ovvero mediante una società a totale partecipazione pubblica.
A partire dalla Lotteria Italia 2010, la gestione delle lotterie non viene espletata secondo meccanismi basati sul regime concessorio, ma direttamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli avvalendosi della fornitura di alcuni servizi da parte di Lotterie Nazionali s.r.l. (Lottomatica), in quanto concessionario delle lotterie istantanee (cosiddetti «gratta e vinci»), avente l’obbligo, a titolo gratuito, di distribuire nella sua rete di vendita i biglietti delle lotterie nazionali ad estrazione differita. A tale soggetto sono state in particolare affidate, con apposita convenzione, tutti gli aspetti relativi alla gestione della stampa e distribuzione dei biglietti, nonché all’assistenza alle procedure di estrazione, al pagamento dei premi ed alla realizzazione di attività promozionali.
In merito la Relazione tecnica allegata allo schema di decreto evidenzia come Lotterie Nazionali s.r.l. sia stato l’unico soggetto, tra quelli invitati mediante procedure selettive ristrette tra i maggiori operatori del settore, che ha manifestato interesse in merito.
Passando a esaminare il contenuto dello schema di decreto, evidenzia innanzitutto come, anche per l’anno 2018, si sia ritenuto opportuno confermare il processo di riduzione del numero delle lotterie nazionali a estrazione differita già avviato negli anni scorsi (per il 2008 ne erano state previste 4, per il 2009 ne erano previste 3, per il 2010 ne sono state previste 2, per il 2011, il 2012, il 2013 e il 2014 una sola, per il 2015, per il 2016 e per il 2017 di nuovo 2 lotterie), fissandone il numero a una sola lotteria nazionale a estrazione differita (laddove la disciplina vigente in materia consentirebbe in astratto, come ricordato in precedenza, di istituire un numero massimo di dodici lotterie, più una internazionale).
In particolare, lo schema di decreto prevede, per l’anno in corso, come già previsto per il 2016 e il 2017, lo svolgimento della tradizionale Lotteria Italia (la cui estrazione avverrà il 6 gennaio 2019), alla quale, come d’uso, non è stata abbinata alcuna manifestazione o evento, mentre Pag. 95per quest’anno non viene confermata la Lotteria abbinata al «Premio Louis Braille».
Come già avvenuto negli anni scorsi, la Lotteria Italia è collegata a trasmissioni radiofoniche e televisive di notevole richiamo, che possono assicurare un impatto mediatico positivo sull’andamento della predetta Lotteria.
Secondo quanto indicato dalla Relazione tecnica allegata allo schema di decreto, la scelta di ridurre progressivamente il numero delle lotterie nazionali è legata innanzitutto a ragioni di carattere economico, in quanto il pubblico ha dimostrato già da diversi anni una crescente disaffezione nei confronti delle lotterie tradizionali ad estrazione differita, le quali hanno pertanto realizzato un andamento sostanzialmente negativo e non sono più risultate remunerative per lo Stato.
La Relazione tecnica ribadisce quanto già affermato in relazione ai decreti ministeriali emanati in materia negli anni precedenti, sottolineando come le ragioni di tale disaffezione dei giocatori nei confronti di questa tipologia di gioco, risiedano, da un lato, nella circostanza che essi sono ormai più attratti da altre formule di gioco che assicurano una prospettiva di vincita immediata, e, dall’altro lato, nel fatto che si è ormai perso il senso dell’abbinamento a manifestazioni ed eventi tradizionali, da cui deriva il disinteresse degli organizzatori di tali manifestazioni.
In tale contesto la Relazione segnala come, la scelta, adottata negli ultimi tre anni, di accentuare il carattere solidaristico di tali manifestazioni, procedendo, già dal 2015, a indire la Lotteria abbinata al «Premio Louis Braille», organizzato dall’Unione Italiana Ciechi, si sia scontrata, nel 2017, con una forte diminuzione del numero dei biglietti venduti (circa 200.000 biglietti in meno) e della raccolta di tale Lotteria rispetto al risultato del 2016, che già era diminuito rispetto al 2015, diminuzione dovuta alla notevole flessione del contributo dell’ente organizzatore Unione Italiana Ciechi nelle attività di distribuzione e vendita dei biglietti, che ha reso necessario fare ricorso, per la prima volta nella storia di questa Lotteria, al meccanismo di integrazione della massa premi (per circa 90.000 euro), a carico del Bilancio dello Stato.
Pertanto per il 2018 il Governo ha deciso di prevedere lo svolgimento della sola Lotteria Italia, che ha invece ottenuto un buon risultato nel 2017, con una raccolta di oltre 44 milioni di euro, con un incremento dell’1,3 per cento rispetto alla precedente edizione, e un utile erariale di oltre 12 milioni di euro, con un incremento di circa il 14 per cento.
In dettaglio, per quanto riguarda i risultati di raccolta nel 2017 delle lotterie a estrazione differita la Relazione, con riferimento alla lotteria associata al «Premio Louis Braille» indica una minore raccolta rispetto al 2016 e al 2015 (1.241.490 euro invece di 1.805.760 euro nel 2016 e di 2.970.480 euro nel 2015) e un minor valore dell’utile di spettanza erariale (342.33 euro rispetto agli 498.333 euro del 2016 e agli 829.667 euro del 2015), al netto delle spese di organizzazione e gestione della lotteria (214.490 euro), oltre alla quota di 171.167 euro destinata per legge all’associazione stessa in qualità di ente organizzatore della manifestazione abbinata alla lotteria.
Per quanto concerne invece la Lotteria Italia la predetta Relazione governativa evidenzia i buoni risultati ottenuti dall’edizione la cui estrazione ha avuto luogo il 6 gennaio 2017 (Lotteria Italia 2016): il numero di biglietti venduti è aumentato da 8.869.860 a 8.805.040, la raccolta è stata pari a 44.025.200 euro (laddove nella precedente edizione la raccolta era stata di 43.449.300 euro), mentre l’utile di spettanza erariale, al netto delle spese per la gestione della lotteria che ammontano complessivamente a 19.759.200 (in diminuzione rispetto ai 22.212.300 euro della precedente edizione), è salito da 10.618.500 euro della precedente edizione a 12.133.000 euro. Tale positivo andamento ha conseguentemente ulteriormente ridotto anche l’entità dell’integrazione della massa premi a valere sull’apposito capitolo 3922 del Bilancio dello Stato (pari a 4.692.500 euro contro 5.985.500 della precedente edizione).
La Relazione conferma inoltre, per quanto attiene alla Lotteria Italia, come il collegamento di quest’ultima Lotteria a trasmissioni televisive e/o radiofoniche di grande richiamo costituisca un elemento imprescindibile per suscitare l’interesse dei giocatori.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con alcune premesse (vedi allegato 2) e, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame alla seduta già convocata per la giornata di domani, nel corso della quale la Commissione procederà alla votazione della proposta di parere.
Avverte inoltre che la Commissione potrebbe essere nuovamente convocata per l’esame di altri atti del Governo, che dovessero essere eventualmente assegnati alla Commissione stessa.
PressGiochi
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