26 Dicembre 2024 - 18:05

Toscana. Approvate all’unanimità tutte le modifiche alla legge sul gioco

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità (28 voti a favore, sui 28 consiglieri presenti) tutte “le modifiche alle norme su prevenzione e contrasto delle dipendenze da gioco e

16 Gennaio 2018

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità (28 voti a favore, sui 28 consiglieri presenti) tutte “le modifiche alle norme su prevenzione e contrasto delle dipendenze da gioco e disciplina del gioco d’azzardo pubblico (modifiche alla legge regionale 57/2013)”.

Nel dibattito è intervenuto Stefano Scaramelli (PD). “La Toscana vuole fare una legge che va oltre l’accordo Stato-Regioni, bisogna certamente dare atto al grande lavoro che fa l’osservatorio. Questa sfida può sembrare impari, è difficile che una singola regione possa affrontare la dipendenza da gioco, ma è una sfida importante e dobbiamo affrontarla”.

“Le regioni- ha proseguito Andrea Quartini del M5S–  sono limitate dalla politica nazionale a fare un’azione su questo tema. Nella nostra nazione il gioco d’azzardo è un problema enorme. Abbiamo due biscazzieri che andrebbero eliminati. Il primo sono i concessionari privati, il secondo è lo Stato che però ne spende 12 miliardi. Ci sono problemi enormi per le famiglie e le infiltrazioni delle mafie. Lo stato è assente, a volte per insensibilità a volta per conflitti d’interesse. Snai, Lottomatica finanziano la politica. La nostra legge è buona e sta migliorando e per questo l’abbiamo votata anche noi”.

“Stiamo affrontando la questione delle slot, con le distanze e varie interventi- ha continuato Marco Stella (FI) – c’è l’esplosione del fenomeno dell’online per il quale forse non abbiamo gli strumenti per affrontarlo. Dobbiamo porci anche come mozione di indirizzo questo problema che è una piaga.  Voteremo convintamente a questo pdl, ma speriamo di fare molto di più.  Credo che la proposta di giocare con la tessera sanitaria è una soluzione possibile”.

Anche Giovanni Donzelli (FDI) ha espresso il suo assenso. “Il nostro gruppo è molto sensibile al problema, vogliamo e possiamo essere orgogliosi di questa legge”.

 

Quartini ha anche chiesto l’approvazione della risoluzione per modificare il termine “gioco d’azzardo patologico” in “disturbo da gioco d’azzardo” perché, come ha spiegato il consigliere del M5S, serve a dare un segnale forte e non distinguere malati da sani.

Serena Spinelli (PD) ha concluso: “Quello che dice il consigliere Quartini è vero, ormai questa dipendenza è accomunata alle altre. Mi fa piacere che questa aula sia molto sensibili e che si citi anche l’online. C’è anche il problema dei Gratta &Vinci. Bisogna lavorare sulla cultura del gioco che è nella nostra storia, ma bisogna far capire che si può sfociare nel problema, non per demonizzare, ma affinché le persone siano in grado di comprenderlo”.

Anche la risoluzione del M5S è stata approvata dal consiglio.

 

 

Tante le novità: nuovi punti sensibili da cui tenere lontane agenzie di scommesse e slot-machine, corsi di formazione mirati per gestori e dipendenti, investimento sulla prevenzione, nuovo sistema sanzionatorio e grande restrizione in merito alle nuove aperture o sub-ingressi.

Tra le novità inserite nel testo la campagna di informazione nelle scuole grazie all’intesa fra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale, l’inserimento delle scuole dell’infanzia, degli sportelli bancomat e degli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati tra i luoghi sensibili; l’introduzione dell’obbligo di formazione per i gestori e per il personale operante nell’ambito dei centri scommesse e degli spazi per il gioco; l’estensione della definizione di “nuova installazione” anche in caso di stipula di nuovo contratto o di installazione degli apparecchi in altri locali, a seguito del trasferimento della sede. Aumentate anche le sanzioni previste per il mancato assolvimento degli obblighi previsti a carico dei gestori di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro e del personale operante. La sanzione amministrativa pecuniaria va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 5.000 euro per ogni inosservanza. La sanzione è accompagnata da diffida comunale nei confronti del gestore e del personale interessato a partecipare alla prima offerta formativa disponibile successiva all’accertamento della violazione. Importante anche la parte relativa alla pubblicità con il divieto di qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di spazi per il gioco con vincita in denaro o di centri di scommessi.
 

PressGiochi