Come avevamo anticipato, venerdì scorso, il consiglio di amministrazione della multinazionale spagnola Codere ha approvato la rimozione dalle cariche di presidente e vice dei fondatori dell’azienda Jose Antonio Martinez Sampedro
Come avevamo anticipato, venerdì scorso, il consiglio di amministrazione della multinazionale spagnola Codere ha approvato la rimozione dalle cariche di presidente e vice dei fondatori dell’azienda Jose Antonio Martinez Sampedro e suo fratello Javier. I consiglieri legati ai fondi di investimento che nel 2014 sono entrati nella società hanno sostenuto le nomine di Norman Sorensen Valdez e Vicento Di Loreto criticando le spese inutili sostenute dalla dirigenza, optando più per una visione gestionale a breve termine e concentrandosi prevalentemente sulla riduzione dei costi.
Il Gruppo è attivo anche in Italia con una rete di sale Bingo e apparecchi da gioco, quindi il nuovo CdA potrebbe intervenire in maniera importante anche sulle attività nel mercato Italiano dove la società ha registrato nel secondo trimestre 2017 una battuta d’arresto nonostante la crescita del numero di apparecchi istallati. Lo stesso Alejandro Pascual, AD di Codere Italia e COO Europe ha recentemente dichiarato che “operare in Italia sta diventando sempre più complesso e meno redditizio”.
Tornando in Spagna, Sorensen Valdez è ora il nuovo presidente non esecutivo, mentre Di Loreto, che è stato responsabile di Codere in America Latina fino al 2011, occuperà il posto di Direttore generale. Entrambe le nomine hanno “il pieno appoggio e il consenso della maggioranza del consiglio di amministrazione” il quale ritiene sia necessaria una nuova leadership per rafforzare la crescita redditizia e massimizzare il valore dell’azione.
In Consiglio di Amministrazione, la battaglia è solo iniziata, visto che la famiglia Martínez-Sampedro non solo continuerà a sedere nell’organo governativo ma preparerà probabilmente una battaglia legale per riconquistare la propria posizione di potere.
Codere ha evitato la bancarotta tra il 2014 e il 2015 grazie alla conversione di gran parte dei suoi 1.100 milioni di euro di debiti accumulati. I creditori della società hanno accettato una significativa perdita dei loro prestiti in cambio di azioni aziendali, per evitare il fallimento. Fino a quel momento l’azienda era controllata dalla famiglia Martínez-Sampedro per il 70%. Successivamente, la famiglia fondatrice è rimasta con circa il 19% e i creditori con il restante 81%.
Due anni e mezzo dopo, i fondi guidati da Abrams Capital e Silver Point, hanno deciso di affidare la gestione ad altre mani.
Sorensen Valdez, che da aprile 2016 ricopre una posizione nel Consiglio di Amministrazione di Codere a nome dei fondi, ha una conoscenza approfondita del mercato dei servizi finanziari, dal momento che in precedenza ha lavorato presso Citibank e AIG.
Da parte sua, Di Loreto, che ricoprirà la carica di CEO, in precedenza ha lavorato presso Arthur Andersen, Pepsi, Bunge, Clarín Group e Codere stessa, dove tra il 2004 e il 2011 ha ricoperto il ruolo di CEO per l’Argentina e successivamente di direttore generale per l’America Latina. La sua carriera professionale è stata fortemente legata al settore del gioco negli ultimi quattordici anni, periodo nel quale ha accumulato una vasta esperienza nello sviluppo e nella realizzazione di piani di crescita strategici.
PressGiochi
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