Il nuovo segretario alla cultura potrebbe essere meno incline a limitare i terminali di scommesse a quota fissa dopo aver votato ripetutamente contro una regolamentazione più severa per il gioco
Il nuovo segretario alla cultura potrebbe essere meno incline a limitare i terminali di scommesse a quota fissa dopo aver votato ripetutamente contro una regolamentazione più severa per il gioco d’azzardo.
Sono questi i timori dei movimenti anti-FOBTs inglesi, di fronte all’elezione del nuovo segretario alla cultura Matt Hancock e alla proposta di ridurre le puntate sulle macchine che più di ogni altra fa giocare gli scommettitori inglesi.
Dopo che la scorsa settimana Karen Bradley è stato sostituito da Hancock nel rimpasto di poltrone attuato da Theresa May, gli attivisti contro il gioco hanno denunciato che il nuovo segretario potrebbe non favorire la modifica della normativa anti gambling, visti i suoi legami con l’industria ippica, finanziata in gran parte dai bookmaker, e il suo record di voti passati contro la revisione.
Il Dipartimento per la cultura, media e sport (DCMS) concluderà questo mese una consultazione sul fatto che le puntate della FOBT debbano essere ridotte da £ 100 a £ 2 e £ 50. Le cifre pubblicate in un recente studio della Gambling Commission segnalano che la spesa e perdita degli scommettitori sulle Fobts è cresciuta nonostante le macchine siano state ridotte del 3%, pari a 33.600 unità.
Hancock ha votato contro una regolamentazione più severa del gioco in sei occasioni da quando è diventato ministro nel 2010, in linea con il suo partito, compresa la proposta di assegnare ai consigli locali più potere per prevenire la proliferazione dei FOBTs.
Il DCMS ha dichiarato: “Siamo stati chiari sul fatto che le puntate sulle FOBT saranno tagliate per garantire un’industria sicura e sostenibile in cui persone e bambini vulnerabili siano protetti”, e ha assicurato che una decisione definitiva verrà presa presto.
L’Associazione dei Bookmaker britannici afferma che tagliare le scommesse delle FOBT a £ 2 costerebbe migliaia di posti di lavoro, danneggerebbe l’industria delle corse di cavalli e taglierebbe le entrate derivanti dal gioco al Tesoro.
Ma un nuovo rapporto di Bacta, l’associazione che riunisce gli operatori dell’amusement si scontra con i bookmaker, perché mostra che le entrate dei books diminuirebbero di 335 milioni di sterline con delle puntate massime di 2£, il 47% in meno rispetto a quanto stimato dal Governo che segnalava perdite per 689 milioni di sterline.
Il rapporto, scritto dalla società di consulenza di economia CEBR, afferma che questo dovrebbe essere confrontato con un costo stimato di 1,2 miliardi di sterline per la spesa pubblica causata dal problema del gioco d’azzardo, di cui 210 milioni di sterline sono associate alle FOBT.
Così come accade in Italia anche in UK i giochi iniziano a farsi guerra tra loro.
Il direttore del CEBR, Oliver Hogan, ha affermato che un taglio delle puntate a £ 2 “non sarebbe tanto dannoso quanto descritto” e potrebbe persino essere una “spinta netta all’economia”. L’amministratore delegato di Bacta, John White, ha dichiarato invece che le FOBT sono una “pericolosa anomalia” nel settore del gioco d’azzardo.
PressGiochi