10 Gennaio 2025 - 10:23

Gabbro (Li): riduzione della Tari per il circolo che dismette le slot

Dopo aver disinstallato le slot machine hanno ottenuto uno sconto sull’ammontare della Tari (Tassa sui rifiuti). Accade a Gabbro, frazione del comune di Rosignano Marittimo, dove il circolo Arci “Il

09 Gennaio 2018

Dopo aver disinstallato le slot machine hanno ottenuto uno sconto sull’ammontare della Tari (Tassa sui rifiuti). Accade a Gabbro, frazione del comune di Rosignano Marittimo, dove il circolo Arci “Il nibbio” è stato l’unico a portare a termine la procedura prevista dall’amministrazione comunale per negozi che decidono di dismettere le slot machine.

Il presidente del circolo Fiore Malanima spiega: «All’interno del locale abbiamo avuto una slot per 4 o 5 anni, ma poi abbiamo riflettuto sull’idoneità di tenere queste macchinette. E siccome anche lo statuto dell’Arci promuove l’ideologia di contrastare le ludopatie e salvaguardare i cittadini, soprattutto i giovani, abbiamo intrapreso il percorso per toglierla».

«Già due anni fa – spiega l’assessore Daniele Donati – il Comune ha approvato un regolamento che prevede l’impossibilità di aprire locali con slot nelle vicinanze di punti sensibili, come ad esempio le scuole. Inoltre sono stati previsti sgravi sul pagamento della Tari per quegli esercenti che decidono di eliminare le slot. Da allora soltanto l’Arci di Gabbro ha fatto richiesta per avere questa agevolazione». Il locale nel centro della frazione collinare, come spiega Malanima, ha presentato richiesta entro il 31 gennaio dell’anno passato, così come previsto dal regolamento comunale che disciplina la tassa sui rifiuti e le relative agevolazioni. «Abbiamo avuto quindi un controllo della polizia municipale – spiega Malanima – che ha verificato come effettivamente la slot fosse stata eliminata secondo e procedure». Così, a fine dicembre, l’amministrazione ha emesso una determina (la numero 1055) con cui riconosce al circolo “Il nibbio” una agevolazione di 102 euro per quanto riguarda il pagamento della Tari relativa al 2017. Una cifra che ammonta a circa il 50 per cento della tassa sui rifiuti che il locale avrebbe dovuto pagare l’anno passato.

 

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