25 Novembre 2024 - 06:11

Pastena (FR). Il sindaco Gnesi: “Dobbiamo istituire una task force per contrastare il gioco”

Dopo l’appello della Caritas sui dati del gioco nell’arcidiocesi di Gaeta,  interviene sul gioco il sindaco di Pastena Arturo Gnesi. “Raddoppiato nel corso del decennio il giro di affari del

04 Gennaio 2018

Dopo l’appello della Caritas sui dati del gioco nell’arcidiocesi di Gaeta,  interviene sul gioco il sindaco di Pastena Arturo Gnesi.

“Raddoppiato nel corso del decennio il giro di affari del gioco d’azzardo, solo nel Lazio nell’ultimo anno si è triplicato il numero dei giocatori- commenta- Quasi cento miliardi di euro tirati fuori dalle tasche degli italiani e lo Stato ne intasca il 10 per cento. Una grande industria che sta dietro solo a Eni e Fiat. Di questo passo, disoccupazione e disagio sociale diventeranno le bombe ad orologeria pronte a deflagrare nelle nostre piccole comunità e a pesare nell’economia familiare e persino sulle casse del comune”.

“Sono situazioni allarmanti – continua Gnesi – che riguardano tutti i comuni della provincia con percentuali variabili e che tuttavia coinvolgono sempre più le fasce giovanili. Disoccupazione e disagio sociale che incentivano l’uso di alcool, di fumo e di droghe che peraltro favoriscono e accentuano i fenomeni di povertà e di emarginazione sociale. In questo triste contesto si fa largo, da tempo, la dipendenza dal gioco, slot machine, scommesse on-line, lotterie e gratta e vinci, che bruciano i miseri guadagni dei giovani e portano sul lastrico le famiglie. Perché non vengono attribuiti ai comuni i poteri di concedere o meno la licenza per queste trappole elettroniche? Oggi possiamo solo controllare l’applicazione delle norme, ma sono proprio queste che andrebbero cambiate nel rispetto della dignità della vita e del lavoro dei cittadini. Vedere l’accanimento di alcuni che buttano al vento i loro soldi è penoso, e sapere che la vita dei familiari è condizionata fortemente da questi comportamenti è scoraggiante.”

 

“Dovremmo costituire con gli altri comuni una task force per limitare i danni da alcool e le varie forme di ludopatie e portare in parlamento proposte ulteriormente restrittive sull’uso dei videogiochi e del gioco d’azzardo in generale-concludono- Non si tratta di istituire una “setta di mormoni” ma di essere coscientemente al servizio delle nostre comunità locali ed avere il coraggio e la lucidità di denunciare situazioni devastanti per la vita dei singoli. Ma in questo caso gli interessi, anche di organizzazioni criminali, passano sulla pelle dei cittadini. Ci stiamo abituando a tutto, anche a fare cassa con le debolezze e le disgrazie della povera gente”.

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