27 Dicembre 2024 - 03:22

Trento. Bezzi (FI): “Le sale del nord sono garanzia di sicurezza, ridurre gli orari favorisce solo l’online”

Durante il consiglio della provincia autonoma di Trento, all’interno della discussione sul bilancio è stato inserito un punto all’odg riguardo il gioco d’azzardo.   “Questo punto è stato inserito con

28 Dicembre 2017

Durante il consiglio della provincia autonoma di Trento, all’interno della discussione sul bilancio è stato inserito un punto all’odg riguardo il gioco d’azzardo.

 

“Questo punto è stato inserito con superficialità- ha dichiatato l’on. Giacomo Bezzi, capogruppo di Forza Italia – perché ha perfettamente ragione il sottosegretario Baretta su questo tema in quanto è vero che si tratta di una piaga sociale, ma limitare gli orari delle sale è sbagliato. Soprattutto al nord Italia infatti, le sale sono garanzia di sicurezza rispetto al gioco online che non garantisce legalità e non garantisce il pagamento delle tasse. Il Governo, e devo dire che in questo caso il PD ha agito bene, ha fatto un lavoro di mediazione volto al gioco legale. Quello che vuole il 5 Stelle è la giungla, il proibizionismo che porterà alla proliferazione dell’online che è gestito da siti non sicuri e che non sono italiani. Bisogna migliorare la formazione per impedire alle persone di farsi male, ma chiudere una sala di due/tre ore porta alla diminuzione delle entrate (anche fiscali), ma non garantisce una reale diminuzione del problema. Ci sono studi anche seri e profondi che lo certificano. Per questo ho votato contro perché in questo modo non si va da nessuna parte”.

 

“Anche io mi sono astenuto per gli stessi motivi esposti dal collega Bezzi-ha proseguito Claudio Cia della lista civica di centrodestra Agire–  volevo ricordare che secondo un dato pubblicato recentemente in risposta ad un’ interrogazione del Movimento Cinque Stelle, nel 2016 sono stati bruciati quasi 1,5 mld di euro nel gioco d’azzardo e 658 milioni in provincia di Trento. Perché quindi non votare questo ordine del giorno? Perché credo che non si fa che favorire il gioco clandestino che sfugge quindi ai controlli sociali. Quello a cui si dovrebbe puntare è riconoscere solo alcune strutture dedicate solo al gioco d’azzardo con personale altamente specializzato che possa fare un monitoraggio i soggetti che entrano ed eliminare i punti dedicati ad altro tipo di commercio come i bar che spesso facilitano un gioco occulto e non monitorato. Dobbiamo quindi metterci un po’ d’accordo perché so che provincia e regione con l’azzardo guadagnano un bel po’ di soldi”.

PressGiochi