L’amministrazione di Forlì ha recepito quanto stabilito dalla legge 5/2013 della Regione Emilia-Romagna che norma il “contrasto, prevenzione, riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche
L’amministrazione di Forlì ha recepito quanto stabilito dalla legge 5/2013 della Regione Emilia-Romagna che norma il “contrasto, prevenzione, riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”. Sulla base della mappatura, solo 31 locali su 175 (143 provienti dagli elenchi dell’Amms e 32 da quelli della Questura) possono mantenere il video slot. I luoghi sensibili individuati sono stati 284, di cui 92 istituti scolastici, 71 luoghi di culto, tre tra ospedali e case di cura, 36 impianti sportivi, tre centi d’aggregazione giovani e 79 centri di assistenza e accoglienza per adulti.
La Giunta ha approvato inoltre ulteriori misure di contenimento del fenomeno: “inibizione dei patrocini per quegli eventi (manifestazioni spettacoli, mostre, convegni, iniziative sportive) in cui siano presenti fra gli sponsor o gli espositori, soggetti titolari o promotori di attività che favoriscano o inducano la dipendenza al gioco d’azzardo; divieto di installazione di insegne, anche luminose o a luminosità intermittente, all’esterno delle attività commerciali, nonché divieto di affissioni e pubblicità connesse alle tematiche in questione”.
Tra le misure anche il “vincolo non procedere alla stipulazione di contratti di concessione e/o locazione di locali di proprietà del Comune di Forlì e-o di società partecipate, a favore di soggetti che intendano utilizzare tali immobili per aprire attività concernenti il gioco d’azzardo, sia nella tipologia di sala giochi, che in quella di installazione di apparecchi da gioco di cui all’articolo 110, comma 6, del Tulps. Il vincolo potrà estendersi al rinnovo dei contratti in essere”. Tra le misure anche il divieto di erogazione dei contributi, stanziati dall’amministrazione Comunale, a favore di imprese titolari o promotrici di attività che favoriscano o inducano al gioco d’azzardo.
Nei prossimi 6 mesi si darà corso alla seconda fase di attuazione delle deliberazione regionale, con comunicazione ai titolari delle sale da gioco dedicate, situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, dell’adozione nei 6 mesi successivi dei relativi provvedimenti di chiusura. Agli esercenti che intendono proseguire la propria attività in zone non soggette a divieto è concessa un’ulteriore proroga (di altri 6 mesi). Per gli apparecchi da gioco installati in locali ricadenti in una distanza inferiore a 500 metri, il provvedimento inibitorio, da adottare nei 6 mesi successivi, si concretizzerà nel divieto di installazione di nuovi apparecchi; e nel divieto di rinnovo dei contratti di concessione di utilizzo alla loro scadenza.
PressGiochi
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