23 Novembre 2024 - 08:03

Salerno. Il Sert lancia l’allarme su giochi di ruolo e social

Trance dissociativa da videoterminale. Computer, Smartphone, whatsapp, videogiochi e Facebook sono arrivati a sostituire la vita vera, a surrogare la realtà. A lanciare l’allarme è Antonietta Grandinetti, responsabile dell’Unità operativa

07 Aprile 2015

Trance dissociativa da videoterminale. Computer, Smartphone, whatsapp, videogiochi e Facebook sono arrivati a sostituire la vita vera, a surrogare la realtà. A lanciare l’allarme è Antonietta Grandinetti, responsabile dell’Unità operativa dipendenze di Salerno, il nuovo nome assunto dai Sert. Con il moltiplicarsi delle dipendenze, arrivano pazienti di tutte le età, provenienti da contesti socio-culturali per nulla degradati, persone “normali” che fanno addirittura fatica a riconoscere in quella che assumono quotidianamente e in maniera massiva una vera e propria droga. Sono i giocatori di poker, di slot machine e di gratta e vinci o i ragazzini che passano le loro giornate davanti al pc a vestire i panni virtuali dei protagonisti dei giochi di ruolo, i quali, col tempo, cominciano a presentare uno stato alterato della coscienza, quella che in letteratura scientifica viene appunto chiamata dissociazione.

All’Unità operativa dipendenze dell’Asl di Salerno si stanno già attrezzando per fronteggiare questa emergenza: «Nell’ultimo anno sono stati in trecento i nostri nuovi assistiti – racconta la responsabile del centro – 14 quelli di età compresa tra i 20 e i 24 anni, 39 quelli nella fascia tra i 25 e i 29 anni, 8 i minori. Il motivo principale per cui vengono da noi è l’assunzione di cannabinoidi, ma la dissociazione da videoterminale sta prendendo sempre più piede, come forma di dipendenza, tra quei giovanissimi che hanno problemi di socializzazione, i genitori ne stanno prendendo consapevolezza solo ora: i loro ragazzi non usano droghe, non bevono ma si rifugiano nei giochi di ruolo, pratica che permette di sentirsi parte di un gruppo anche se solo virtualmente ma che provoca uno straniamento dalla realtà e che, se presa sotto gamba, può portare alla dissociazione patologica».

PressGiochi

 

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