10 Gennaio 2025 - 14:24

M5S: “Troppi soldi spesi in azzardo a Cola e Farini”

“Grazie alla collaborazione con l’associazione No Slot che questa estate ha avviato in tutta Italia una campagna trasversale per combattere l’azzardopatia e fare trasparenza, campagna a cui hanno aderito i consiglieri e

07 Dicembre 2017

“Grazie alla collaborazione con l’associazione No Slot che questa estate ha avviato in tutta Italia una campagna trasversale per combattere l’azzardopatia e fare trasparenza, campagna a cui hanno aderito i consiglieri e amministratori del Movimento 5  Stelle, siamo ora in grado di rendere pubblici i dati sui Monopoli relativi a quanto è stato azzardato nei Comuni della provincia di Piacenza tra il 2015 e 2016”.

Lo affermano gli esponenti Cinque Stelle Maria Edera Spadoni; parlamentare M5S Andrea Bertani e Gianluca Sassi consiglieri regionali M5S; Andrea Pugni e Sergio Dagnino consiglieri comunali Piacenza M5S

“Un fiume di centinaia di milioni di euro dove emerge chiaramente che – sostengono – le ‘vincite’ in realtà sono solo una partita di giro che rientra nelle giocate, e gli incassi per lo Stato non sono che il 10% circa.

Un ‘cane che si morde la coda’ quello del giocato sull’azzardo che danneggia l’economia di ogni Comune colpendo il commercio e l’indotto industriale.
n
Dall’analisi dei dati (che non comprendono diversi tipi di azzardo come l’online e le pericolosissime Vlt) emergono però diverse anomalie che verranno segnalate alla Procura e all’antimafia.

A Coli, paese dell’Appennino di 905 abitanti risultano azzardati 776.901 euro (858 pro capite solo in slot machines!) e solo poco più di 1.000 euro in Lotto (dato realistico).

A Farini, 1.200 abitanti spesi nel 2016 826.379 euro in AWP-Slot machines una spesa pro capite di 688 euro. Decisamente troppo alta”.

“Ora- continuano- è prioritario che tutti i Comuni della provincia di Piacenza – affermano – iniziando dal capoluogo si dotino di regolamenti in linea con la legge regionale e sia rispettata l’autonomia degli enti locali nel combattere questa piaga sociale prevedendo le limitazioni orari e distanze da luoghi sensibili. I regolamenti comunali prevedano nei limiti delle leggi locali anche il divieto di pubblicità su segnaletica comunale. Dopo che la legge sul divieto della pubblicità (a firma Movimento 5 Stelle-gruppo interparlamentare contro l’azzardo) è stata affossata in questa legislatura (nonostante nell’estate 2015 il Senato ne votò l’urgenza) una legge semplice e chiara va approvata prioritarimente nella prossima legislatura”.

“Dopo anni di vantaggi alle lobby- concludono gli esponenti del M5S- iniziati sotto i governi Berlusconi, D’Alema (con Bersani ministro e le liberalizzazioni del settore), Prodi (sempre Bersani ministro), Monti, Letta, Renzi e l’opera da ‘giocatore di tre carte’ del sottosegretario con delega all’azzardo Baretta (Pd), è ora che “azzardopoli” veda diminuire il suo fenomeno che si dimostra deleterio per la nostra economia produttiva e per la tenuta sociale delle famiglie stesse”.

PressGiochi