“Si al pagamento ma con una ripartizione ben precisa e proporzionata”. Risponde così il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, Raffaele Curcio, alle dichiarazioni del Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo
“Si al pagamento ma con una ripartizione ben precisa e proporzionata”. Risponde così il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, Raffaele Curcio, alle dichiarazioni del Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta che, a seguito del rigetto da parte del Tar Roma-Lazio dell’istanza cautelare, ha invitato gestori, concessionari ed esercenti a pagare quanto previsto dalla Legge di Stabilità, senza indurre in ulteriori ricorsi.
“Voglio ricordare che la filiera non si è mai rifiutata di pagare – continua Curcio -; quello che noi pretendiamo è che venga stabilita una giusta ripartizione, equa e proporzionata in base a quanto produce l’apparecchio. La nostra non vuole essere una forma di disobbedienza nei confronti delle Istituzioni: è una questione di principio, perché è la base normativa ad essere errata, in quanto ciò che viene richiesto non può essere determinato su quota fissa. L’entità del pagamento deve essere stabilito subito, in maniera proporzionale, e redistribuito sull’intera filiera. Ripeto, il settore non pretende di sottrarsi dal pagamento, ma questo deve essere ripartito equamente. Convogliare questo enorme sforzo economico solo su una parte della filiera non è assolutamente sostenibile”.
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