Nella seduta congiunta delle Commissioni terza, presieduta da Raffaele Gallo, e quarta, presieduta da Domenico Ravetti, del’ Consiglio regionale del Piemonte è stato approvata la proposta di deliberazione sul Piano
Nella seduta congiunta delle Commissioni terza, presieduta da Raffaele Gallo, e quarta, presieduta da Domenico Ravetti, del’ Consiglio regionale del Piemonte è stato approvata la proposta di deliberazione sul Piano integrato contro il gioco d’azzardo patologico. Nelle scorse settimane anche il CAL aveva dat il proprio ok al Piano.
Ora il Piano passa all’esame dell’Aula. «L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Antonino Saitta – è contrastare il gioco patologico, informando sui pericoli della dipendenza e contenendone l’impatto negativo sulle persone più a rischio».
In sintesi, si basa sul potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione degli operatori e l’avvio di campagne di informazione. Il finanziamento è di 6,8 milioni: 3,7 messi a disposizione dal Ministero della Salute, il resto dalla Regione.
Il documento attribuisce grande importanza al tema della prevenzione e a quelli, correlati, della sensibilizzazione dei soggetti a rischio. «Ad esempio – ha spiegato l’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero – il coinvolgimento delle scuole e della formazione e aggiornamento professionale degli operatori dei servizi socio-sanitari, dei gestori dei locali e del personale impiegato nelle sale gioco e nelle sale scommesse. Rappresenta un ulteriore passo in avanti per contrastare un fenomeno che ha potenzialmente conseguenze molto gravi sulle fasce della popolazione più deboli e vulnerabili, come giovani e anziani.
Davide Bono (M5s), nel suo intervento, si è soffermato sulle spese di comunicazione previste dal Piano, argomento trattato anche da Gian Luca Vignale (Mns), che ha rilevato anche una carenza per quanto riguarda la formazione nelle scuole soprattutto primarie e secondarie. Marco Grimaldi (Sel) ha sottolineato l’opportunità che le campagne d’informazione siano partecipate. Per Domenico Ottria (Mdp) andrebbe migliorato il piano attuativo della legge, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei Comuni. Andrea Appiano (Pd) ha messo in risalto l’importanza dei luoghi in cui fare prevenzione. Nella dichiarazione di voto, Gianpaolo Andrissi (M5s) ha chiarito che il suo gruppo concorda con i contenuti sanitari del Piano, ma è perplesso in relazione ai costi della comunicazione: all’atto del voto pertanto, è stata garantita solamente la presenza.
La situazione – Il dato allarmante emerso nel corso della seduta In Piemonte, ogni centomila abitanti, 37 persone si rivolgono ai centri per la cura della dipendenza da gioco d’azzardo.
PressGiochi
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