Medole (MN). Il sindaco Ruzzenenti: “Contro l’azzardo lo stato vanifica le azioni di un piccolo comune”

IL sindaco di Medole Giovanni Battista Ruzzenenti commenta i dati sul fenomeno del gioco d’azzardo 5,6 milioni di euro spesi in un anno, una cifra che divisa per i quattromila abitanti del piccolo comune in provincia di Mantova fanno 1386 euro pro capite.

“La cifra è davvero importante. Per capirci è pari al bilancio dell’ente – esordisce Ruzzenenti – perché questi dati li abbiamo chiesti noi, per primi. Da questo punto di vista siamo stati all’avanguardia in tutta la Provincia perché la mia amministrazione si è tirata su le maniche e, dati alla mano, ha iniziato un percorso d’interventi”.

“Io sono un amministratore che lavora- prosegue- non ho tempo di stare tutto il giorno al bar come fanno magari molti che poi criticano. Ricordo che abbiamo approvato un regolamento per vietare le slot nel comune, e questo è stato votato solo dalla maggioranza, perché le minoranze si sono astenute e hanno votato contro. Dunque, non accetto ora strumentalizzazioni. Il regolamento che prevede il divieto di posizionare slot nel raggio di 3 km «è stato impugnato da una ditta che si è rivolta alla Presidenza della Repubblica, ecco come stanno le cose. L’ordinanza per limitare le ore di gioco nei bar è senza dubbio interessante, ma il mio problema è di capire se e come garantirne gli effetti. Farla solo per farla non è nel nostro stile”.

“il problema però è sociale è culturale- conclude il sindaco- Le nostre piccole azioni, di cui ripeto siamo responsabili noi come maggioranza, sono vanificate da giochi televisivi e da una logica, sostenuta anche dalla Tv di Stato, che spinge al gioco. Contro tutto questo un piccolo comune alza le barricate, ma non può far molto”.

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