Approvato il Piano per il contrasto del gioco d’azzardo patologico. In Regione Marche, dubbi sull’individuazione degli enti accreditati

Il Consiglio regionale delle Marche ha avviato questa mattina l’esame e approvato il Piano per il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Il Piano elaborato dalla consigliera Leonardi verrà valutato dall’Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Non chiaro per alcuni esponenti dell’Aula però l’assegnazione di oltre un milione e trecentomila euro a 5 enti accreditati.

Questo aspetto  non convince in primis il Movimento 5 stelle che ha annunciato il parere contrario pur trattandosi di un piano condiviso e buono per la finalità che persegue di contrastare il gioco patologico ma l’iter seguito non è trasparente.

Per il consigliere Bisogni, “Questo piano è fatto bene e sicuramente valido, importante destinare il 50% delle risorse previste alla prevenzione e mi fa ben sperare che in Regione si possa destinare più risorse alla prevenzione che alla cura.

Critico come il M5S il fatto che la previsione di destinare 1,3 mln di euro a 5 enti individuati senza un metodo chiaro e preciso. Chiedo per questo di avere maggiori spiegazioni in merito all’individuazione di questi 5 enti”.

“Nonostante la sentenza del Tar Lazio che ha bloccato i fondi sulla lotta al Gap, fanno sapere i consiglieri del Pd, la Regione ha deciso di mantener fede agli impegni presi sulla questione. Non vedo punti oscuri sulla questione degli enti accreditati, tutti vengono considerati e valutati, nel loro operato”.

Il consigliere Volpini ha evidenziato nel suo intervento l’importanza in una patologia come il DGA di investire in prevenzione, il metodo multidisciplinare- afferma – “è il più adatto da usare in questo tipo di caso. La patologia non investe solo il singolo ma l’intero nucleo familiare”.

“Sugli enti accreditati, nel panorama regionale quelli scelti erano gli ultimi enti in grado di rispondere a questo tipo di esigenza. Nel campo sanitario l’esperienza è fondamentale per l’efficacia dell’intervento, in un campo in cui la cura e il metodo stesso di intervento non è definito in via generale”.

IL PIANO – Il Piano ha durata biennale 2017/2018 e prevede azioni di prevenzione del GAP, di contrasto dell’offerta, di cura e riabilitazione delle persone con dipendenza patologica da gioco d’azzardo.

Considerato che le caratteristiche della dipendenza da gioco d’azzardo rispetto alle dipendenze da sostanze psicotrope legali ed illegali richiedono competenze specifiche degli operatori, si prevede un investimento di una quota delle risorse complessive anche nel settore della formazione. Specifica attenzione viene dedicata anche ad azioni come l’assistenza legale ed economica e la lotta all’usura nei confronti delle persone che hanno contratto forti debiti determinate dal GAP.

Il Piano prevede infine azioni di monitoraggio, studio del fenomeno e valutazione delle attività realizza-te.

L’investimento complessivo per il periodo di riferimento è pari ad € 3.927.775,00 cui concorrono il fondo sanitario indistinto 2016, i fondi GAP vincolati 2017/2018 e risorse del fondo sanitario indistinto 2017/2018.

La legge regionale 7 febbraio 2017, n. 3 concernente “Norme per la prevenzione e il trattamento del gio-co d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network”, nel perseguire finalità ed obiettivi sostanzialmente coerenti con il presente Piano, prevede a sua volta (articolo 9) l’approvazione di un “Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da GAP”.

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