10 Gennaio 2025 - 20:52

Genova. L’ex. assessore Fiorini critica l’azione della Regione sul gioco d’azzardo

Resiste il regolamento “anti azzardo” varato dalla passata giunta comunale, il primo in grado di reggere i ricorso in Italia e provvedimento-guida per tantissime altre amministrazioni comunali del Paese. Una

08 Novembre 2017

Resiste il regolamento “anti azzardo” varato dalla passata giunta comunale, il primo in grado di reggere i ricorso in Italia e provvedimento-guida per tantissime altre amministrazioni comunali del Paese. Una cartoleria ha infatti perso il ricorso al Tar contro il Comune di Genova che aveva vietato la prosecuzione dell’attività. La cartoleria aveva trasformato un internet point in un centro di raccolta di scommesse online, ma le verifiche della polizia comunale avevano scoperto il comportamento contrario al regolamento e Tursi (si trovava a distanza non congrua dai luoghi sensibili, come scuole, luoghi di culto, cimiteri, sportelli bancomat) e aveva ingiunto di chiudere. L’attività è stata giudicata illegittima anche perché nella Scia, dichiarazione di inizio attività, erano segnalati solo vendita di chincaglieria, un internet point, un centro fax e fotocopie. Invece era stato aperto una vera e propria sala scommesse. I titolari dell’azienda sono stati anche condannati al pagamento delle spese.

“Il nostro regolamento, che ha fatto scuola in Italia, continua a dispiegare buoni effetti – commenta Elena Fiorini, l’avvocato che, allora nella sua qualità di assessore alla legalità, insieme a Francesco Oddone, responsabile del Commercio, all’epoca varò il provvedimento – . Peccato per la proroga delle concessioni dell’aprile scorso, di un anno. Ditemi, sono iniziate le azioni di sostegno alla riconversione del settore promesse dalla Regione?”.

Le giunta regionale aveva, infatti, bloccato l’attuazione del provvedimento di sua competenza votato all’unanimità in consiglio dicendo di voler “accompagnare” le aziende che in base alla legge regionale avrebbero dovuto dismettere l’azzardo. Ma ancora nessuna misura è stata varata.

Ancora una volta è l’ex assessore, uscita dalla politica attiva e tornata al suo studio d’avvocato a fare le pulci alla giunta regionale mentre da tutti i partiti rappresentati in via Fieschi si alza un silenzio assordante.

 

Liguria. L’obiettivo è votare una legge sul gioco entro maggio

 

La Regione, nell’aprile scorso, aveva infatti ritardato l’applicazione delle norme regionali, varate all’unanimità 6 anni fa. La giunta regionale disse al tempo che le aziende che vivono di scommesse e slot avevano bisogno ancora di un periodo di assestamento.

Cosa si è fatto in questi 7 mesi, a 5 mesi dallo scadere della proroga?

L’idea è quella di “Arrivare alla stesura di una proposta di legge condivisa sul gioco d’azzardo e il contrasto alle ludopatie entro il mese di febbraio, così da presentarla al Consiglio regionale per l’esame nelle commissioni, arrivando al voto dell’Aula entro il mese di maggio”.

È questo l’obiettivo individuato nei giorni scorsi al termine della riunione tra il presidente Giovanni Toti, la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi e i rappresentanti sia delle associazioni di categoria del commercio sia delle associazioni impegnate nel contrasto alle ludopatie. Durante l’incontro è stato sottolineata l’importanza dell’intesa raggiunta in Conferenza delle Regioni sulla proposta di legge presentata dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che costituisce il testo guida per la futura normativa regionale.

“Il confronto a livello territoriale coinvolgerà fin da subito anche il Cal e l’Anci Liguria in rappresentanza dei sindaci la cui autonomia va comunque garantita, in particolare sul tema delle distanze – si legge in una nota -. Nel corso della riunione è stato indicato un cronoprogramma di massima: entro i prossimi 30 giorni sia le associazioni sedute ai tavoli regionali sia Anci Liguria presenteranno le proprie osservazioni scritte sulla proposta di legge Baretta. A seguire, entro la pausa natalizia, Regione Liguria convocherà separatamente i due tavoli del sociale (convocazione a cura dell’assessorato alla Salute) e del commercio (convocazione a cura dell’assessorato allo Sviluppo Economico), coinvolgendo in entrambi anche Anci, così da addivenire, entro la fine di gennaio, ad una prima bozza di proposta di legge regionale che sarà presentata ai due tavoli in riunione plenaria. In questo modo sarà possibile esaminare eventuali proposte di modifica o integrazione da parte delle associazioni e perfezionare la proposta di legge entro il mese di febbraio per l’avvio dell’esame nelle commissioni del Consiglio regionale”.
Per quanto riguarda il contrasto alle ludopatie, nel corso dell’incontro è stato ricordato che Regione Liguria ha già predisposto un piano di comunicazione e sensibilizzazione della popolazione, oltre ad una serie di progetti elaborati dalle Asl, pronti a partire, non appena il governo avrà sanato il vizio procedurale oggetto della sentenza con cui il Tar del Lazio ha bloccato i finanziamenti nazionali destinati alle regioni.

 

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