Nonostante l’assenza di un referente del Governo Gentiloni, la Commissione finanze del Senato ieri ha avviato l’esame in sede consultiva del disegno di legge di Bilancio. Il relatore Moscardelli del
Nonostante l’assenza di un referente del Governo Gentiloni, la Commissione finanze del Senato ieri ha avviato l’esame in sede consultiva del disegno di legge di Bilancio.
Il relatore Moscardelli del PD ha illustrato le parti di competenza, soffermandosi sull’articolo 90 che riguarda “il recente Accordo tra Stato, Regioni ed enti locali relativo alla distribuzione dei punti gioco, tra i quali le Scommesse e il Bingo e prevede che le leggi regionali e i regolamenti comunali siano adeguati a quanto previsto dall’intesa per consentire l’allocazione dei punti gioco secondo piani di distribuzione definiti a livello locale”.
Durante il corso del dibattito è intervenuto anche il sottosegretario all’economia con delega ai giochi Pier Paolo Baretta al quale la senatrice Maria Cecilia Guerra (Art.1-MDP) ha chiesto un chiarimento in relazione all’articolo 90, con particolare riferimento ai casi di normative di Regioni ed enti locali piu` restrittive rispetto a quantoprevisto dal recente accordo con lo Stato in materia di localizzazione dei punti di gioco e slot-machine.
Il sottosegretario ha risposto spiegando che “l’accordo Stato, Regioni ed enti locali, nel disciplinare la diffusione dei punti gioco, intende evitare la loro concentrazione nelle periferie delle aree urbane, e si pone comunque come fonte di indirizzi vincolanti per gli enti decentrati”.
Positiva sul contenuto dell’articolo 90 la senatrice Stefania Pezzopane del Pd per la quale, la disposizione, mette in evidenza l’importanza dell’accordo tra Stato, Regioni ed enti locali ai fini dell’armonizzazione della disciplina dei punti gioco.
PressGiochi
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