L’avvocato Osvaldo Asteriti esprime alcune idee riguardo il gioco d’azzardo minorile. “Il sottosegretario con delega ai giochi d’azzardo, Pier Paolo Baretta, come Martin Luther King, può affermare “I have
L’avvocato Osvaldo Asteriti esprime alcune idee riguardo il gioco d’azzardo minorile.
“Il sottosegretario con delega ai giochi d’azzardo, Pier Paolo Baretta, come Martin Luther King, può affermare “I have a dream”, io ho un sogno, il sogno di Baretta è “attribuire al gioco la sua funzione di normale vicenda della vita delle persone- commenta- Un sogno che diventa anche un traguardo politico. Agghiacciante. La logica ricorda quella della caramella drogata ai bambini, per avviarli sulla strada della dipendenza, e poi impegnarsi a fare in modo che il consumo rientri nelle “normali vicende della vita delle persone”, con i monopoli attenti esclusivamente a conquistare e conservare il monopolio dello “spaccio” del gioco d’azzardo, per evitare l’approvvigionamento “illegale”.
In questo caso, il retro pensiero è: visto che il consumo esiste, tanto vale metterci il cappello e guadagnarci sopra. Il corollario della tesi, visto che il bisogno va soddisfatto, meglio che a farlo sia lo Stato, che ci guadagna anche e molto, senza badare a chi e in che modo ha indotto e incoraggia questo bisogno. Il bisogno più artificiale e pericoloso che si possa immaginare, basato su una illusione di ricchezza, irraggiungibile, rimandata e amplificata da uno spietato gioco di specchi, sapientemente orchestrato, grazie alla pubblicità e alle omissioni informative”.
“Per riuscire a realizzare il sogno di inserire il gioco d’azzardo nella vita normale e quotidiana delle persone occorre saper guardare lontano, immaginare, costruire il futuro, e allora il target sono i bambini di oggi, gli adulti giocatori d’azzardo di domani- prosegue l’avvocato- L’offensiva è già in atto. Le ticket redemption, le slot machine “non vietate ai minori”, a cui far giocare i bambini, per insegnare loro il rituale del gioco d’azzardo, che domani li consegnerà alle vere slot machine o, peggio ancora, alle vlt, o alle altre migliaia di tipologie di giochi d’azzardo esistenti. Le sloot box, le scatole a sorpresa nascoste nei videogiochi, che possono essere acquistate con soldi veri, nella speranza, senza alcuna certezza, che contengano elementi utili allo svolgimento del gioco.L’aumento vorticoso dell’offerta di gioco d’azzardo on line, modalità assolutamente adatta alle nuove generazioni, che hanno con internet un rapporto stretto e quotidiano, così intenso da poterli considerare abitanti di un mondo virtuale, in cui al gioco d’azzardo viene attribuito un ruolo di preminenza”.
“Una deriva- conclude Asteriti- verso un mondo virtuale del gioco d’azzardo che si può verificare anche nei giochi su piattaforma fisica, come i g&v, come dimostra il caso dell’ultima lotteria istantanea, in cui il biglietto deve essere grattato per diventare un transfert verso il mondo dell’azzardo on line. Insomma i bambini come obiettivo finale di questa campagna di conquista del gioco d’azzardo, da ridurre a fedeli praticanti di una “religione”, che dopo aver soggiogato milioni di adulti, con lusinghe e azioni di marketing che impallidiscono rispetto alle nuove strategie e ai nuovi “ordigni” utilizzati oggi, riesca ad “attribuire al gioco la sua funzione di normale vicenda della vita delle persone”.
PressGiochi
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