Crepet: “Quando ho messo in dubbio l’enfasi sul gioco patologico sono stato attaccato, ma non è un problema”

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Paolo Crepet, il cui ultimo libro, “Il coraggio”, sarà pubblicato da Mondadori all’inizio della prossima settimana, ha spiegato le motivazioni del suo testo citando il libero pensiero e anche le sue discusse posizioni sul gioco d’azzardo.

“La gente si orienta prima di pensare, questo è un difetto della cultura italiana- ha spiegato- Ci si schiera a priori. Io mi ritengo molto laico, un libero pensatore non classificabile. Quando mi sono schierato con la posizione della Chiesa sulle adozione gay sono stato molto attaccato, così come quando ho messo in dubbio l’enfasi sulla dipendenza dal gioco d’azzardo chiedendo di fare numeri concreti prima di scatenare timori. Succede in continuazione di essere attaccati, ma non è un problema”.

“Coraggio è una parola vilipesa, che manca nella nostra cultura- ha proseguito- Oggi è molto difficile trovare persone coraggiose, molto più facile l’esatto opposto del coraggio, l’ignavia, un peccato che secondo Dante merita neppure nell’inferno. Ma noi Dante non lo leggiamo”.

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