“Tutti gli esercizi certificati A dovranno avere l’88 Tulps?” A chiederlo alla Camera l’on. Michela Rostan del Pd che ha presentato al MEF alcune questioni in merito alla riduzione delle
“Tutti gli esercizi certificati A dovranno avere l’88 Tulps?”
A chiederlo alla Camera l’on. Michela Rostan del Pd che ha presentato al MEF alcune questioni in merito alla riduzione delle Awp e alle Vlt.
“Il fenomeno «ludopatia» in Italia, riconosciuto dal Ministero della salute come vera e propria patologia, è in continua crescita e riguarda oltre un milione e trecentomila cittadini italiani; vi sono 2,5 milioni di giocatori abituali a rischio dipendenza, in una fascia d’età che va dai 15 ai 64 anni, ma di questi solo 7 mila sono in cura presso le Asl di riferimento. Numeri che testimoniano quanto sia difficile far emergere questo fenomeno.
L’Italia continua ad essere leader in Europa per il gioco d’azzardo. I dati dell’Agenzia delle dogane hanno censito 206 sale bingo, 237 per i giochi d’ippica, 5.600 sale scommesse sportive, 8.000 corner (punti gioco scommesse), 3.160 punti gioco ippica, 4.934 sale Vlt (Video Lottery Terminal), 9.200 concorsi e pronostici, 33.880 giochi a totalizzatore, 34.000 ricevitorie lotto, 63.000 punti vendita per lotterie, i tantissimi siti internet con le scommesse on line di cui oltre 6.000 inibiti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Numeri che posizionano l’Italia al primo posto in Europa.
Il giro d’affari nel 2016 ha raggiunto i 96 miliardi di euro, totalizzando un incremento dell’8 per cento rispetto all’anno precedente. Il Ministero dell’economia e delle finanze ha calcolato che la spesa sostenuta dagli italiani nel 2016 è pari a 19 miliardi di euro a fronte dei 17,5 dell’anno precedente. Lo Stato ha incassato dal flusso di imposte derivanti dal gioco oltre nove miliardi di euro”.
La Conferenza unificata Stato-regioni-comuni il 7 settembre 2017 ha approvato il nuovo piano di riordino dei giochi proposto dal Governo.
L’on. Rostan ha quindi chiesto: quali iniziative intenda adottare il Governo per limitare il fenomeno della «ludopatia» in Italia;
se corrisponda al vero che le sale da gioco tradizionali con apparecchi Awp (anche dette New Slot o apparecchi «comma 6a»), calcio balilla, flipper e videogiochi, saranno sostituite progressivamente da quelle con apparecchi Vlt, che sarebbero molto più pericolose per i giocatori;
se corrisponda al vero che per giocare con gli apparecchi Awp è necessario inserire un documento elettronico di identificazione (carta servizi, carta dell’esercente e tessera sanitaria), mentre per gli apparecchi Vlt questo meccanismo di controllo non sarebbe previsto;
se corrisponda al vero che nel piano di riordino del complesso delle attività riguardanti il gioco d’azzardo sia prevista soltanto la riduzione degli apparecchi da intrattenimento Awp e non anche la riduzione degli apparecchi Vlt (considerando che la legge vigente in materia prevede che il numero complessivo non può essere oltre il 14 per cento degli apparecchi Awp);
se si intendano assumere iniziative per l’estensione dell’applicazione dell’articolo 88 del Tulp (testo unico delle seggi di pubblica sicurezza) agli esercizi commerciali in modo tale da permettere loro di ottenere la certificazione di tipo «A», previsione che consentirebbe l’installazione delle Vlt;
se corrisponda al vero che, come previsto nella legge di stabilità per il 2016, verrà pubblicato il bando per l’apertura di oltre quattromila nuove sale e/o negozi da gioco.
PressGiochi
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