Turi. Il Gruppo ReVolution (M5S) chiede una proposta di delibera contro il gioco patologico L’Agcai interviene ancora sulle scelte del governo sulla riforma dei giochi, in particolare riguardo le differenze
L’Agcai interviene ancora sulle scelte del governo sulla riforma dei giochi, in particolare riguardo le differenze tra vlt e awp.
“Come sottolineato anche da Matteo Iori a Radio Vaticana che giustamente si preoccupa della salute dei giocatori- commenta l’associazione- il Governo durante l’accordo in conferenza non ha minimamente toccato le VLT. Le Awp da bar vengono ridotte del 35 per cento, le VLT da sala benché 10 volte più pericolose no. Per le Awp da bar si parla, per identificare il giocatore, di Carta servizi Carta esercente e tessera sanitaria, mentre per giocare alle Vlt basta avere banconote, possibilmente di taglio pari a 100 euro, per accedere al gioco comodamente. Alle awp impossibile riciclare denaro, alle Vlt basta mettere 5 banconote da 100 euro e si avranno ticket vincenti pari appunto a 500 euro, ma c’è di peggio. L’obiettivo del governo è una migliore distribuzione su tutto il territorio nazionale e quindi su tutti i punti, compresi i bar più grandi, per cui ha trovato l’escamotage della certificazione di tipo A che di fatto apre le porte alla possibile installazione delle Vlt in tutti i punti. Sarà la rovina di migliaia di giocatori. Invece di confinare le VLT solo nelle 2.800 sale dedicate ( quelli sì che dovrebbero essere certificate eccome! ) come prevede l’attuale legge il governo, tenta di installarle dappertutto trasformando i punti di intrattenimento art.86, qundi bar e sale da gioco tradizionali con flipper calcio balilla e videogiochi oggi autorizzate con licenza comunale, in punti d’azzardo art.88 con la certificazione di tipo A”.
“Quindi- conclude AGCAI- con 4.400 sale scommesse in più e con tutti i punti certificati di tipo A, l’Italia sarà la più grande Las Vegas del mondo. La soluzione sarebbe :le awp in misura dimezzata nei locali pubblici e lasciare art.86 e quindi facoltà ai comuni per il rilascio delle licenze, e confinare le VLT solo nelle sale dedicate fra l’altro riducendole del 30 per cento come prevede le legge che le ha autorizzate nelle misura pari al 14 per cento delle awp esistenti nel lontano 2009. Per cui se oggi si riducono del 35 per cento le awp è inequivocabile che si devono ridurre anche le VLT. I sindaci e i governatori non devono e non possono non intervenire”.
PressGiochi
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