22 Novembre 2024 - 18:23

Milano. D’Urso: “La proposta del Governo non assicura la riduzione dei punti di gioco d’azzardo”

Si è aperta questa mattina a Milano, presso l’auditorium della Caritas, la tavola rotonda “Istituzioni e azzardo in Italia“ organizzata dalla Consulta Nazionale Antiusura e dalla Fondazione San Bernardino con

05 Settembre 2017

Si è aperta questa mattina a Milano, presso l’auditorium della Caritas, la tavola rotonda “Istituzioni e azzardo in Italia“ organizzata dalla Consulta Nazionale Antiusura e dalla Fondazione San Bernardino con l’obiettivo di continuare il dialogo costruttivo con società civile e mondo dell’associazionismo sul tema del riordino del settore giochi.

 

A partecipare all’evento anche l’esponente del Governo Gentiloni, Pier Paolo Baretta. L’incontro è stato aperto da Monsignor Alberto D’Urso, presidente nazionale della Consulta nazionale antiusura, a cui seguiranno gli interventi del sottosegretario Baretta e di Maurizio Fiasco, consulente della Consulta nazionale antiusura.

Baretta (Mef): “Sui giochi d’azzardo, un nuovo approccio del Governo”

Fiasco (Alea): “Ben venga azione delle Regioni, se manca intervento del Ministero della Salute”

 

 

“Il grido d’allarme contro il gioco d’azzardo che la Consulta Nazionale Antiusura – ha dichiarato Monignor D’Urso – ha lanciato sin dal 1998, cadde nel silenzio quasi generale, complici le istituzioni per molti anni.

Quel grido oggi si è trasformato in un urlo di disperazione, risuona nella case di tanti italiani vittime dell’azzardo, che è cresciuta da allora di oltre il 300%, ma con scarsa risonanza nelle aule parlamentari e istituzionali.

Nel 1998 si parlava di 15,8 mld di euro consumati nell’azzardo; nel 2016 di euro ne sono stati bruciati 96 mld, con un aumento di 7 mld rispetto al 2015. Siamo chiaramente in Stato di emergenza.

Anche il Governo ha dovuto prenderne atto: “l’azzardo ci è sfuggito di mano” ha dichiarato lo stesso sottosegretario Baretta. Le lobbies dell’azzardo sono progressivamente diventate, specie nel corso degli ultimi anni, molto potenti: si sono radicate sul territorio nazionale, arrecando crescenti e notevoli danni all’economia, creando un mercato di consumatori e giocatori patologici da capogiro, anche con il sostegno e la benedizione di tante istituzioni.

 

Istituzioni e azzardo. Per l’associazionismo quello che conta sono i dati

Gualzetti (Caritas Ambrosiana): “Al gioco serve una regolamentazione equa e trasparente”

Gori (Bergamo): “Anci favorevole ad intesa in Conferenza unificata”

 

 

La pubblicità ingannevole che passa persino attraverso le Tv di Stato, stimola ed incentiva l’azzardo,  trovando terreno fertile soprattutto tra le fasce più deboli ed indifese della società. Continua ad esser vero ciò che affermava Cavour sul gioco del Lotto: “Questa è una tassa sui poveri”.

La mancanza di lavoro tra i giovani e non, le persone sole ed emarginate, le famiglie che non riescono ad assicurare ai figli il pane quotidiano sono le principali vittime che si orientano o vengono colpevolmente spinte tra le braccia della Dea fortuna.

Attualmente si registrano più di 8 milioni di persone in stato di povertà assoluta o sulla  soglia della povertà; più del 3% delle persone vive l’esperienza del gioco patologico come i tossici che, tante volte, per procurarsi i soldi necessari per comprare la droga, non arretrano davanti a nulla,  arrivano al furto, alla prostituzione, ad essere usate come manovalanza della malavita… con  conseguenze tragiche che distruggono individui e famiglie.

Come membri della Fondazione Antiusura in Italia, queste esperienze le conosciamo perché negli ascolti che assicuriamo alle persone indebitate o usurate, esse le raccontano con parole e progetti più legati alla disperazione che alla speranza.

L’azzardo in questo incontro di oggi sarà presentato da varie angolazioni. Ovviamente saranno evidenziati gli interessi e gli obiettivi di chi promuove l’azzardo, di chi lo avversa, e di chi lo dichiara legale o illegale.

Gli obiettivi non coincidono: gli attentati alla salute dei cittadini e le conseguenze negative per l’economia e il tessuto sociale del Paese non si conciliano sia con l’attuale offerta di azzardo, sia con le Proposte che dovrebbero essere sottoscritte il prossimo 7 settembre, che generano più di qualche sospetto. Ne accenno solo uno che meriterebbe una esposizione più ampia.

Non mi pare che in queste proposte verrà assicurato concretamente un dimezzamento dei punti vendita: con le nuove 5mila sale che ospiteranno le famigerate VLT; il gettito, nonostante la diminuzione delle sale sarà certamente superiore all’attuale, tenendo anche conto che molti punti vendita dei giochi di oggi non ospitano nessuna slot machine, o solo una e che ben 25mila hanno una scarsa importanza perché sono lavanderie, cartolerie, stabilimenti balneari…

 

La Conferenza Unificata Stato Regioni è ormai alle porte. In essa il Governo presenta attraverso il sottosegretario Baretta, il progetto del riordino. A nostro parere quel documento va rivisto.

Il mio auspicio – ha concluso Monsignor D’Urso – è che oggi si apra un nuovo vero varco di discussione in cui in prospettiva siano anteposti il valore della vita, la serenità economica, e la salute pubblica dei cittadini”.

 

Avanzi (Alea): “Lo Stato governi il gioco e non solo le entrate erariali”

 

 

Simona Brambilla – PressGiochi

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