Slot machine a Livorno: i numeri elaborati da Simurg Ricerche A Livorno sabato 5 agosto è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco Nogarin che vieta l’utilizzo nelle macchine da gioco
A Livorno sabato 5 agosto è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco Nogarin che vieta l’utilizzo nelle macchine da gioco nelle ore più «a rischio», ovvero dalle 13 alle 17 e dopo le 23.
Eppure qualcuno si è completamente disinteressato all’ordinanza e ha lasciato acceso slot machine e videolottery. Nel frattempo l’ordinanza sindacale è stata inoltrata all’ufficio territoriale del Governo-Prefettura, al questore Orazio D’Anna e a tutta la questura, al comando provinciale dei carabinieri e al comando provinciale della guardia di finanza. Chi non rispetterà la disposizione rischia fino a 500 euro di multa.
Diverse sono infatti, le attività che non stanno rispettando le nuove disposizioni, magari pensando che anche questo provvedimento verrà bocciato dal Tribunale come avvenut nel primo caso.
È il caso di una sala giochi e una sala bingo, tra le strutture più grandi della città,
che rimangono affollati anche negli orari nei quali vige il divieto.
Situazione invece regolare nei vari tabaccai e bar ispezionati. In questi negozi le macchinette erano spente e addirittura in piazza della Repubblica era affisso un cartello con scritto «Slot accese dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20».
Pur avendo lasciato spenti gli apparecchi, però, tutti i tabaccai hanno espresso la propria contrarietà a questa normativa che, dal loro punto di vista, lascia comunque la possibilità di «rovinarsi» alle persone, ma al tempo stesso toglie lavoro ai tanti che vivono grazie a questo circuito. «Tutti i tabaccai – ha detto Fabio Aglietti – sono collegati direttamente con l’Agenzia delle Entrate. Ogni euro che entra qui dentro è dichiarato e ci vengono pagate le tasse. Non c’è niente di illegale o evasivo, è tutto alla luce del sole. Io non vado a prendere la gente fuori per la strada e la obbligo a giocare. Io sono qui e offro un prodotto, come le sigarette e tutto il resto».
Per il commerciante il divieto e le fasce orarie servono a poco. « Le fasce orarie non
servono a niente – continua la sua riflessione – perché uno può tranquillamente venire dalle 10 alle 13 e buttare nella macchinetta un intero stipendio senza problemi. Sono profondamente contrario a questa ordinanza e come me lo sono in molti colleghi».
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|