Sogei: Biagio Mazzotta nominato Presidente, Andrea Quacivi Amministratore Delegato
“Ennesimo flop del governo in materia di giochi; un flop tutt’altro che casuale se si pensa al tentato blitz dell’ultimo giorno prima delle vacanze”.
Lo afferma la deputata Paol Binetti dell’UDC che afferma: “E’ inutile, questo governo affronta il tema dell’azzardo a partire dal proprio tornaconto, che in gran parte finisce col coincidere con il tornaconto dei grandi concessionari. Non si arriva a 96 miliardi ed oltre… senza guadagnarci un pò tutti: concessionari e gestori da un lato, ma anche il governo con il suo prelievo fiscale sempre più corposo e consistente.
Evidentemente con il gioco non si gioca, se questa diventa una delle attività più redditizie di una lobby potente a cui il governo assicura il suo appoggio. Perdono solo i giocatori, le loro famiglie e quella visione della politica che in un welfare di nuova concezione la sua forza e il suo stimolo principale. Ridicolo aiutare le persone dopo averle ridotte sul lastrico; drammatico speculare su vizi e debolezze della gente per consegnarli agli strozzini.
Il 26 giugno del 2014, ossia oltre tre anni fa, la commissione affari sociali approva all’unanimità un disegno di legge che affronta il problema gioco in chiave di prevenzione e di cura; dice no alla pubblicità selvaggia, ribadisce l’obbligo di curare i malati di gioco d’azzardo, istituisce un osservatorio, e finanzia tutto ciò con i proventi stessi delle tasse intascate dal governo proprio con i giochi.
Nessuna legge potrebbe vantare un finanziamento più sicuro e dovuto. Ma il governo rifiuta l’approccio di tipo sociale e ostenta una vistosa simpatia per l’approccio che nasce in chiave economico-fiscale. Unico obiettivo da tutelare: il gettito fiscale non può diminuire, anzi deve crescere ulteriormente.
Mercoledì scorso, dopo estenuanti richieste, in commissione sociale si torna a parlare di giochi, ma immediatamente arrivano nuovo distinguo e nuove sottigliezze con il prevedibile di affossare per l’ennesima volta ciò che una vastissima parte dell’opinione pubblica chiede a gran voce da anni. Molte promesse in libertà fino all’ennesimo flop di ieri in conferenza stato-regioni. Tutto rimandato a settembre. Sul gioco non si gioca e nessuno può mettere mano ad un viluppo di interessi che ormai sfiora i 100 miliardi: sic!!!
Questo governo ha fallito in pieno i suoi obiettivi migliori anche in questo campo; ma noi non ci rassegneremo, più passano i giorni però, più si avvicina la chiusura della legislatura, per cui si può solo nella prossima tornata elettorale. Anche su questo il governo sta giocando d’azzardo”.