Nuovo attacco dell’avvocato Osvaldo Asteriti ai G&V e in particolare sul sistema “del rigioco”. “Immaginate una persona che decida di acquistare un biglietto gratta & vinci da 5 euro,
Nuovo attacco dell’avvocato Osvaldo Asteriti ai G&V e in particolare sul sistema “del rigioco”.
“Immaginate una persona che decida di acquistare un biglietto gratta & vinci da 5 euro, per tentare la sorte- commenta- In moltissimi casi la somma spesa per l’acquisto gli verrà restituita, sotto forma di “premio”, dello stesso valore o di importo poco più elevato. Nell’ultimo g&v, indetto il 28 giugno, “Il Miliardario”, da 5 euro, su 43 milioni di premi, 30 milioni sono da 5 euro, 8 milioni da 10 euro, 1,5 milioni di premi valgono 15 euro, un altro 1,5 milioni fanno vincere restituiscono 20 euro, e così via. Una percentuale simile nei biglietti vincenti: su 26 milioni e novecentomila totali, 13 milioni restituiscono i 5 euro giocati, 7.2 milioni di biglietti vincenti “regalano” 10 euro, 3 milioni sono biglietti vincenti 15 euro, 1,8 milioni, 20 euro e così via.
Insomma, il 97% del montepremi restituisce premi che vanno da 5 a 20 euro, e sono contenuti nel 93% dei biglietti vincenti. Nella maggior parte dei casi, vincendo un premio … non si vince nulla, tranne un finanziamento per giocare ancora. Il sistema non è casuale e non serve certo ad aumentare il “fun” dei giocatori- prosgue- ma solo ad assicurarsi che la risorsa, una volta immessa nel circuito del gioco, non lo abbandoni più, anzi divenga oggetto di “un ciclo in – out che porta il giocatore a rigiocare, volente o nolente, sempre gli stessi soldi”. Insomma, anche se non vuole, il giocatore, una volta che inizia a giocare è “costretto” a continuare a farlo, spesso fino alla disfatta”.
“E i monopoli, cosa guadagnano in questo disperante “dai e dai”, in cui i giocatori sono indotti e finiscono per giocare soldi propri, anche se “anticipati” dai monopoli stessi, proprio a questo fine- conclude Asteriti- Ma è evidente, su ogni giocata effettuata, su ogni biglietto venduto, i monopoli trattengono una percentuale. Ogni euro versato dai giocatori e incassato dai monopooli, si divide in due parti, una viene restituita ai giocatori sotto forma di premi, l’altra viene trattenuta dai monopoli come guadagno. I premi vengono contabilizzati sulla parte da restituire, e ogni volta che l‘importo del viene rigiocato, il ciclo si ripete, e i monopoli incassano nuovamente la percentuale sulla giocata, che va ad aumentare la raccolta, su cui viene calcolato il prelievo erariale. Guadagno assicurato, quindi, per i monopoli, anche se anticipano le risorse per giocare, sotto forma di premi. Il guaio è che il sistema, conveniente per i monopoli, può causare dipendenza ai giocatori. In caso di emergenze patologiche, pazienza, ci pensa l’osservatorio antiazzardo, distribuendo tra le regioni le risorse destinate alla cura del Gap”.
PressGiochi
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