24 Novembre 2024 - 12:47

Consiglio di Stato: il rischio di infiltrazioni legittima il diniego alla gestione del gioco

Cassazione respinge il ricorso di un privato che ha tenuto nella propria abitazione una casa da gioco d’azzardo Il Consiglio di Stato ha respinto oggi l’appello del titolare di una

20 Luglio 2017

Cassazione respinge il ricorso di un privato che ha tenuto nella propria abitazione una casa da gioco d’azzardo

Il Consiglio di Stato ha respinto oggi l’appello del titolare di una ricevitoria di tabacchi e di gioco d’azzardo alla quale la Prefettura aveva inviato una informativa antimafia che aveva portato alla revoca della concessione da parte di ADM.

Il ricorrente aveva contestato la erroneità/incompletezza della motivazione del Tar per non avere adeguatamente valorizzato il mutamento di stile di vita del genitore colpevole di appartenere ad ambienti mafiosi.

Il cambiamento di stile di vita degli interessati, avvenuto successivamente all’informativa, non ha tuttavia convinto il Collegio per il quale: “Non si vuol con ciò negare la possibilità di un concreto ravvedimento del genitore, né la veridicità di quanto affermato dall’appellante in ordine agli sforzi profusi per il reinserimento sociale del genitore, ma nell’ottica special preventiva che caratterizza l’informativa ciò che rileva è l’oggettivo rischio di infiltrazione alla luce dei fatti pregressi e della loro rilevanza in tale direzione, nonché l’assenza di una cesura netta che valga ad annullare, al di là di ogni dubbio, l’eco del recente passato in punto di vicinanza ad ambienti mafiosi”.

Il Consiglio di Stato ha quindi respinto il ricorso.

PressGiochi

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