23 Novembre 2024 - 23:42

Cipro. Il futuro dei casinò è influenzato dai particolari intrecci della diplomazia internazionale

Nella stessa settimana in cui Melco e CNS Group hanno formalizzato i termini della nuova licenza per i casinò a Cipro, nel giugno del 2017, in Svizzera sono iniziati i

17 Luglio 2017

Nella stessa settimana in cui Melco e CNS Group hanno formalizzato i termini della nuova licenza per i casinò a Cipro, nel giugno del 2017, in Svizzera sono iniziati i colloqui con l’obiettivo di risolvere il problema relativo all’occupazione della Turchia del nord dell’isola. Come sottolinea la GBGC(Global Betting &Gaming Consultans): “la politica e il gioco sono fortemente intrecciati a Cipro. Non ci sono ancora casinò a Cipro, ma ce ne sono un certo numero nella controversa regione della Repubblica di Cipro del Nord (TRNC). Abbiamo visitato molti di questi casinò, alcuni dei quali sono luoghi lussuosi e soddisfano clienti principalmente turchi, che spesso frequentano viaggi di lunga durata”.

 

La questione politico/economica analizzata dalla GBGC è certamente interessante. “Se Cipro sarà finalmente ri-unificata- continuano-  la questione di questi casinò presenti a Cipro del Nord (TRNC) entrerà nel vivo. La licenza Melco-CNS infatti funziona per 30 anni e include il monopolio del gioco a Cipro per i primi 15 anni. Il consorzio presumibilmente non vorrà la concorrenza dei casinò esistenti nel TRNC. Allo stesso modo, gli operatori del TRNC non vorranno certamente perdere l’investimento che hanno fatto nelle loro proprietà”.

 

Melco-CNS sta investendo 500 milioni di euro nel suo progetto di Cipro e il casinò principale sarà a Limassol. La prima fase dovrebbe essere completata nel 2020 e includerà 70.000 metri quadrati di spazio di gioco, 1.200 slot, 130 tavoli da gioco. La licenza consente anche un casinò temporaneo a Limassol e altri quattro luoghi satellitari nella capitale Nicosia ed a Larnaca, Paphos e Ayia Napa.

 

Il problema politico di Cipro, in ogni caso, rimane per ora irrisolto. Alla chiusura della conferenza svizzera nel luglio 2017, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che “nonostante l’impegno delle delegazioni e i partiti non è ancora arrivato l’accordo”.

PressGiochi

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