“Siamo decisi a intervenire con fermezza e a fare chiarezza sull’apertura delle cosiddette ‘sale giochi’ e ‘sale scommesse’ nel nostro paese, nella consapevolezza delle ricadute economiche, ma soprattutto sociali, che
“Siamo decisi a intervenire con fermezza e a fare chiarezza sull’apertura delle cosiddette ‘sale giochi’ e ‘sale scommesse’ nel nostro paese, nella consapevolezza delle ricadute economiche, ma soprattutto sociali, che il problema porta con sé” sottolinea l’Assessore alla sicurezza e alle attività produttive Marco Corti “purtroppo questa nostra volontà deve rapportarsi con l’effettiva competenza del Comune su questa materia e sulla libertà d’iniziativa commerciale, garantita dalle leggi in vigore, ai gestori dei locali”.
Il principio seguito dall’Amministrazione comunale fino ad oggi è quello di assicurare la tutela delle fasce di popolazione più a rischio di dipendenza dal gioco, soprattutto giovani e minori, come dall’impegno già assunto con una mozione nel C.C. del 05/02/2015.
Nell’affrontare la questione, occorre tuttavia evitare facili semplificazioni e dare informazioni corrette ai cittadini.
La legge infatti differenzia le “sale gioco” (slot machine, vlt) dalle “sale scommesse”, per queste ultime non si possono applicare le limitazioni sulle distanze, 500 metri dai luoghi considerati sensibili (asili, scuole, oratori, chiese, luoghi di cura) previste dalla L.R. 8/2013.
Nelle “sale scommesse” sarà comunque sempre vietata l’installazione successiva di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito (slot, vlt) all’interno del relativo locale.
Infine è importante ricordare che l’apertura di entrambe le tipologie di attività è soggetta al rilascio di una licenza da parte della Questura e di una concessione da parte dei Monopoli di Stato. Il Comune presidia solo gli aspetti relativi all’idoneità dei locali ed effettua la vigilanza del rispetto delle autorizzazioni
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