24 Novembre 2024 - 02:36

La Corte d’Appello di Saint Martin approva l’estradizione di Francesco Corallo mentre i dipendenti della Global Starnet manifestano davanti alla Prefettura di Roma

Nel pomeriggio di ieri la Corte d’appello ha deciso che l’estradizione dell’imprenditore della Global Starnet Francesco Corallo è ammissibile. La decisione è stata presa dopo la richiesta avanzata dall’Italia il

21 Giugno 2017

Nel pomeriggio di ieri la Corte d’appello ha deciso che l’estradizione dell’imprenditore della Global Starnet Francesco Corallo è ammissibile. La decisione è stata presa dopo la richiesta avanzata dall’Italia il 12 gennaio in seguito alle indagini dell’inchiesta avviata della Procura di Roma ‘Rouge et noire’ che hanno portato in carcere Corallo lo scorso 13 dicembre con l’accusa di evasione fiscale, corruzione e riciclaggio dei proventi del mancato pagamento del preu sulle slot machine, video-lottery e gioco online. Intanto presso i tribunali di Saint Martin è pendente anche un caso civile tra Corallo e suo padre.

 

Anche se la Corte d’Appello ha pronunciato il proprio verdetto ieri, il processo di estradizione non è finito in quanto l’imprenditore potrebbe ancora presentare ricorso presso la Corte Suprema dei Paesi Bassi.

 

Dopo le proteste dei dipendenti dei casinò di Saint Martin appartenenti a Corallo, anche in Italia questa mattina i dipendenti della Global Starnet stanno manifestando davanti alla Prefettura di Roma per difendere i propri posti di lavoro messi a rischio dalla decadenza della concessione disposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dopo l’avvio dell’inchiesta.

I rappresentanti sindacali dei lavoratori della concessionaria di giochi e slot machine hanno chiesto un incontro al prefetto, che si terrà nelle prossime ore.

 

 

 

 

Aggiornamento 11,15: Il segretario del Capo di Gabinetto della Prefettura di Roma ha incontrato i rappresentanti sindacali dei dipendenti della Global Starnet che hanno spiegato le ragioni della manifestazione di oggi sottolineando l’importanza di salvaguardare i posti di lavoro di 300 onesti dipendenti che pagano ingiustamente gli effetti delle vicende giudiziarie legate all’azienda per la quale lavorano. L’obiettivo della manifestazione è quello di trovare una soluzione che permetta di risolvere per il meglio – anche per la società – questa situazione e garantire a 300 lavoratori di salvaguardare la propria occupazione.

Entro domani quindi i rappresentanti sindacali dovranno presentare una relazione al Capo di Gabinetto che contiene le ragioni della protesta dei dipendenti e delle preoccupazioni per questi mesi di difficoltà che l’azienda sta vivendo. Il Capo di Gabinetto si è impeganto a relazionare al Prefetto la situazione e comunicarla in tempi ragionevoli all’azienda.

 

 

Quella di oggi alla Prefettura di Roma è stata una tappa obbligata per coinvolgere l’istituzione, che ha avviato l’indagine legata alla Global Starnet e Francesco Corallo, nell’individuazione di una soluzione che tuteli l’occupazione, dopo l’incontro informale tenuto con i Monopoli di Stato.

 

Intanto, è in decisione presso il Tribunale amministrativo regionale la richiesta di sospensiva avanzata dall’azienda contro la decadenza della concessione disposta da ADM. La concessionaria potrà continuare ad effettuare la raccolta di gioco fino al 27 settembre.

 

Per l’azienda, infatti, il reato contestato a Corallo non esiste. Il pagamento del Preu 2004-2006 sarebbe stato interamente pagato a rate come fatto nello stesso periodo anche da altre 5 concessionarie senza che questo aprisse iniziative giudiziarie.

Global Starnet infatti ha proceduto al versamento delle tasse sul gioco con regolare rateizzazione, come previsto dalla legge, nello stesso periodo di imposta che va dal 2004 al 2006.

 

All’azienda risulta incomprensibile il motivo per cui, a parità di comportamenti e di condizioni, Global Starnet sia l’unica ad essere oggetto delle attenzioni delle autorità competenti. Una simile disparità di trattamento e la richiesta di revoca della concessione, ottenuta legalmente, rischiano di compromettere il futuro delle 300 famiglie che lavorano direttamente nella società, senza considerare i possibili effetti sull’indotto generato dal gioco legale e la gestione, almeno pro tempore, del mancato gettito (pari a circa 70 milioni di euro al mese) che oggi e in modo altamente efficiente Global Starnet raccoglie per conto dello Stato.

 

 

 

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